Alzheimer, il segnale che anticipa la malattia: come individuarla prima che colpisca

L'Alzheimer e altre forme di demenza possono essere individuati in anticipo. In particolare sono alcuni segnali nel linguaggio a preannunciare il declino cognitivo. A dirlo è la dottoressa Sara Curtis della Nottingham Trend University. "Un modo per rilevare precocemente l'Alzheimer è individuare i cambiamenti nel linguaggio, perché la comparsa di nuove difficoltà nell'esprimersi può essere un primo segnale di un declino cognitivo", afferma l'esperta in un articolo su The Conversation. Attenzione dunque a questi cinque aspetti.  Il primissimo potrebbe essere notato all'interno di una conversazione. "Quando una persona con Alzheimer ha difficoltà a ricordare una parola, può parlare in modo vago, spesso ricorrendo a termini generici, come 'cosa', oppure descrivendo e girando intorno alla parola. Ad esempio, se si hanno difficoltà a ricordare la parola cane, si potrebbero usare frasi come ‘le persone li hanno come animali domestici…' oppure ‘quelli che abbaiano…' o ‘ne avevo uno quando er

Alzheimer, il segnale che anticipa la malattia: come individuarla prima che colpisca

L'Alzheimer e altre forme di demenza possono essere individuati in anticipo. In particolare sono alcuni segnali nel linguaggio a preannunciare il declino cognitivo. A dirlo è la dottoressa Sara Curtis della Nottingham Trend University. "Un modo per rilevare precocemente l'Alzheimer è individuare i cambiamenti nel linguaggio, perché la comparsa di nuove difficoltà nell'esprimersi può essere un primo segnale di un declino cognitivo", afferma l'esperta in un articolo su The Conversation. Attenzione dunque a questi cinque aspetti. 

Il primissimo potrebbe essere notato all'interno di una conversazione. "Quando una persona con Alzheimer ha difficoltà a ricordare una parola, può parlare in modo vago, spesso ricorrendo a termini generici, come 'cosa', oppure descrivendo e girando intorno alla parola. Ad esempio, se si hanno difficoltà a ricordare la parola cane, si potrebbero usare frasi come ‘le persone li hanno come animali domestici…' oppure ‘quelli che abbaiano…' o ‘ne avevo uno quando ero bambino'".

Un altro campanello d'allarme è quello di usare parole con un significato sbagliato. Un esempio? "Invece di dire ‘cane' - osserva l'esperta - si potrebbe ricorrere al nome di un altro animale domestico, come ‘gatto'. Nelle fasi iniziali della malattia di Alzheimer, tuttavia, è più probabile che questi cambiamenti siano correlati a categorie più ampie o più generali, come dire ‘animale' invece di ‘gatto'".

 

 

E ancora, parlare di un compito piuttosto che farlo: le difficoltà nello svolgere le attività quotidiane, che spesso si riscontrano nelle prime fasi della malattia, potrebbero portare anche a una maggiore tendenza a parlare di quell'attività, piuttosto che a provare a svolgerla. Non manca poi la poca varietà di parole utilizzate. "Le persone con Alzheimer - dice ancora Curtis - spesso ripetono gli stessi verbi, nomi e aggettivi invece di usare un vocabolario più ampio". Infine, serve prestare attenzione nel trovare le parole giuste: l'Alzheimer può inizialmente manifestarsi con difficoltà nel pensare parole, oggetti o cose che appartengono a uno stesso gruppo, come i nomi dei mesi dell'anno o dei giorni della settimana, spesso utilizzati anche nei test cognitivi. 

 

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