ANAC chiarisce le regole sui Certificati di Esecuzione Lavori

lentepubblica.it

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha fornito nuove specifiche sull’inserimento nei Certificati di Esecuzione Lavori (CEL) degli importi corrisposti per compensazione e adeguamento prezzi, chiarendo la loro validità ai fini della qualificazione SOA.

Inoltre, il comunicato del 30 gennaio 2025 disciplina l’utilizzo dei CEL per interventi su beni vincolati, sottolineando il ruolo del Visto di buon esito.

Le nuove indicazioni di ANAC

I Certificati di Esecuzione Lavori (CEL) sono documenti essenziali per attestare la capacità tecnica ed economica delle imprese che operano nell’ambito dei lavori pubblici. Con il recente comunicato, l’ANAC ha chiarito che i maggiori importi riconosciuti alle imprese a titolo di compensazione e adeguamento prezzi devono essere inclusi nei CEL e valorizzati ai fini della qualificazione SOA. Questo principio si applica a tutte le compensazioni derivanti da revisioni prezzi, aggiornamenti normativi o misure straordinarie di adeguamento introdotte dal legislatore per far fronte all’aumento dei costi dei materiali e della manodopera.

L’ANAC sottolinea che l’inserimento di questi importi nei CEL ha lo scopo di fornire una fotografia più fedele dell’effettivo valore dei lavori eseguiti dalle imprese, evitando che esse vengano penalizzate in fase di qualificazione. La qualificazione SOA, infatti, si basa sull’ammontare dei lavori eseguiti e certificati, e l’esclusione delle somme percepite per compensazione e adeguamento avrebbe determinato una sottostima della capacità economico-finanziaria degli operatori economici.

Per le stazioni appaltanti, ciò implica la necessità di adeguare le modalità di rilascio dei CEL, assicurando che gli importi effettivamente corrisposti siano riportati con precisione, senza discrepanze tra il valore reale delle opere eseguite e quello certificato. Questo passaggio assume particolare rilevanza nei casi di lavori eseguiti in periodi caratterizzati da forti oscillazioni dei prezzi, garantendo che le imprese non subiscano svantaggi competitivi nella qualificazione per gare future.

L’uso corretto dei CEL con interventi vincolati

Un altro aspetto centrale del comunicato riguarda i CEL relativi a lavori eseguiti su beni soggetti a vincoli paesaggistici e/o culturali. In questi casi, è necessario che tali certificati includano il cosiddetto “Visto di buon esito”, rilasciato dall’ente preposto alla tutela del bene vincolato. Il Visto di buon esito attesta la corretta esecuzione degli interventi, garantendo che siano stati rispettati i vincoli imposti dalla normativa di tutela del patrimonio storico e ambientale.

L’ANAC evidenzia che il Visto di buon esito non è un mero adempimento formale, ma un elemento sostanziale che incide sulla qualificazione delle imprese. Per questo motivo, le stazioni appaltanti devono assicurarsi che nei CEL rilasciati per lavori su beni vincolati siano riportate con precisione tutte le informazioni necessarie, inclusa l’indicazione del Visto e la conferma della sua avvenuta apposizione. In assenza di tale documento, il CEL potrebbe non essere pienamente valido ai fini della qualificazione.

Questa disposizione si inserisce in un quadro più ampio di tutela e valorizzazione delle competenze delle imprese specializzate in interventi su beni storici e culturali. L’ANAC mira a rafforzare il sistema di qualificazione, garantendo che le imprese certificate abbiano effettivamente maturato esperienze documentate nel settore specifico e che i lavori siano stati eseguiti secondo standard elevati di qualità e conformità normativa.

Conclusioni e considerazioni finali

Le nuove indicazioni fornite dall’ANAC rappresentano un importante aggiornamento per il settore degli appalti pubblici, con ricadute significative sia per le imprese sia per le stazioni appaltanti. L’inclusione degli importi aggiuntivi nei CEL consentirà una valutazione più aderente alla realtà economica dei lavori eseguiti, evitando che le imprese siano svantaggiate nella qualificazione SOA a causa di una sottostima dell’effettivo valore dei lavori eseguiti.

Parallelamente, le disposizioni relative ai lavori su beni vincolati garantiranno un utilizzo più rigoroso e trasparente dei CEL, rafforzando il legame tra la certificazione e le reali competenze maturate dalle imprese. Per le stazioni appaltanti, ciò si traduce nella necessità di un’accurata gestione della documentazione, affinché i certificati di esecuzione lavori riflettano fedelmente sia gli importi effettivamente corrisposti sia le specificità degli interventi realizzati.

Questi aggiornamenti si inseriscono nel più ampio percorso di evoluzione normativa volto a migliorare il sistema di qualificazione e garantire maggiore equità e trasparenza nel settore degli appalti pubblici. Le imprese e le amministrazioni dovranno ora adeguarsi a queste nuove direttive, implementando procedure che assicurino il pieno rispetto delle indicazioni fornite dall’ANAC.

Il testo del comunicato ANAC

Qui il documento completo.

The post ANAC chiarisce le regole sui Certificati di Esecuzione Lavori appeared first on lentepubblica.it.