Anche nel 2025 assunzioni nella PA possibili senza obbligo di mobilità

lentepubblica.it Prorogata la sospensione dell’obbligo di verifica di disponibilità di dipendenti in mobilità volontaria, prima delle assunzioni nella PA, anche per il 2025: la conferma arriva dagli emendamenti del Milleproroghe approvati dal Senato. La normativa ordinaria, contenuta nel Testo Unico del Pubblico Impiego (Decreto Legislativo n. 165/2001), prevede che le amministrazioni pubbliche debbano verificare preventivamente se […] The post Anche nel 2025 assunzioni nella PA possibili senza obbligo di mobilità appeared first on lentepubblica.it.

Anche nel 2025 assunzioni nella PA possibili senza obbligo di mobilità

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Prorogata la sospensione dell’obbligo di verifica di disponibilità di dipendenti in mobilità volontaria, prima delle assunzioni nella PA, anche per il 2025: la conferma arriva dagli emendamenti del Milleproroghe approvati dal Senato.


La normativa ordinaria, contenuta nel Testo Unico del Pubblico Impiego (Decreto Legislativo n. 165/2001), prevede che le amministrazioni pubbliche debbano verificare preventivamente se i posti vacanti possano essere coperti da personale già in servizio presso altri enti prima di bandire nuovi concorsi.

Tuttavia, questa regola è stata spesso criticata dagli enti pubblici, che la considerano un ostacolo alla rapidità delle procedure di assunzione. Per questa ragione, il legislatore ha scelto di prorogarne la sospensione, con il sostegno trasversale di diverse forze politiche.

Che cosa si intende per mobiità volontaria?

La mobilità volontaria rappresenta uno degli strumenti principali per la gestione delle risorse umane nelle amministrazioni, insieme agli interventi sul reclutamento e alla definizione delle dotazioni organiche. Questo meccanismo, oltre a essere regolato dalla normativa vigente, rientra anche nell’ambito della contrattazione collettiva, poiché incide direttamente sulle condizioni di lavoro del personale pubblico.

Nel dettaglio, i contratti collettivi disciplinano aspetti come:

  • le procedure e i criteri per l’attuazione della mobilità volontaria;
  • le modalità di gestione delle eccedenze di personale;
  • le risorse destinate alla riqualificazione del personale trasferito.

Anche nel 2025 assunzioni nella PA possibili senza obbligo di mobilità

Le Pubbliche Amministrazioni potranno dunque continuare ad assumere personale tramite concorso senza dover prima accertare la disponibilità di dipendenti in mobilità volontaria. La proroga di questa deroga, già in vigore fino alla fine del 2024, è stata estesa per un altro anno grazie a un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe (dl n. 202/2024), approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato.

Questa decisione consente agli enti pubblici di evitare lungaggini burocratiche e di procedere più rapidamente con le assunzioni necessarie per coprire le carenze di organico. Ad esempio, un comune con un elevato numero di pensionamenti in settori strategici, come la polizia locale o l’ufficio tecnico, potrà bandire immediatamente nuovi concorsi senza dover verificare prima la disponibilità di personale proveniente da altri enti. Questo rappresenta un vantaggio significativo, soprattutto per le amministrazioni che operano in contesti con elevate esigenze di personale qualificato.

Un altro esempio pratico riguarda le strutture sanitarie pubbliche, che spesso hanno necessità di personale medico e infermieristico con specifiche competenze. Se la regola della mobilità volontaria fosse pienamente operativa, un’azienda sanitaria locale (ASL) sarebbe obbligata a cercare dipendenti già in servizio presso altre strutture prima di poter assumere nuovi medici o infermieri. Con la proroga della deroga, invece, potrà procedere direttamente alla selezione dei professionisti richiesti, riducendo i tempi di attesa per il potenziamento delle risorse umane.

Anche le scuole pubbliche traggono infine vantaggio da questa misura: un istituto scolastico che necessita di personale amministrativo per il proprio ufficio di segreteria non sarà vincolato a lunghe verifiche di mobilità, ma potrà avviare tempestivamente le procedure concorsuali. Ciò permette di garantire un più rapido inserimento di nuove risorse senza il rischio di blocchi operativi

Il testo degli emendamenti

Qui il documento completo.

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