Ancora rimpasti in Lvmh: Frédéric Arnault alla guida di Loro Piana, attesa per Fendi
Ancora rimpasti nella galassia Lvmh e un nuovo ruolo per il rampollo Frédéric Arnault. Ieri sera il gruppo numero uno del lusso ha annunciato tre importanti cambiamenti nel management delle sue aziende. In ordine da comunicato, Damien Bertrand (ex Loro Piana) è stato nominato nominato deputy CEO di Louis Vuitton. Il manager ricoprirà il nuovo […]

Ancora rimpasti nella galassia Lvmh e un nuovo ruolo per il rampollo Frédéric Arnault. Ieri sera il gruppo numero uno del lusso ha annunciato tre importanti cambiamenti nel management delle sue aziende. In ordine da comunicato, Damien Bertrand (ex Loro Piana) è stato nominato nominato deputy CEO di Louis Vuitton. Il manager ricoprirà il nuovo ruolo dal prossimo 10 giugno riferendo a Pietro Beccari, presidente e CEO di Louis Vuitton, e entrerà a far parte del comitato esecutivo di Lvmh a partire da gennaio 2026. Nel suo nuovo ruolo, al fianco di Beccari, “Damien – precisa la nota del gruppo – metterà a frutto la sua vasta esperienza nel settore e la sua leadership su una scala più ampia per continuare l’eccezionale successo di Louis Vuitton”. nel dettaglio, sarà responsabile delle seguenti aree: Creazione e sviluppo prodotto, Immagine del brand e comunicazione, nonché Settore industriale.
A prendere il post di Bertrand come CEO di Loro Piana sarà invece Frédéric Arnault, quartogenito del magnate del lusso Bernard Arnault già impegnato in diversi ruoli all’interno del gruppo di famiglia. Frédéric Arnault subentrerà alla guida della maison italiana il 26 marzo per un periodo di transizione con Bertrand, riferendo a Toni Belloni, presidente di Lvmh Italia. Il giovane lascerà quindi la poltrona di CEO di Lvmh Watches, e dunque di responsabile per i marchi Hublot, Tag Heuer e Zenith. Dopo aver guidato “con successo” la trasformazione di Tag Heuer per sei anni, inizialmente concentrandosi su prodotto e marketing fino alla sua nomina a CEO nel 2020, Frédéric ha diretto le divisioni orologiere dell’azienda nell’ultimo anno, supervisionando anche l’acquisizione di l’Epée 1839. “La sua visione strategica dell’industria orologiera, fondata su qualità e savoir-faire, si è rivelata un asset chiave per il gruppo”, sottolinea il comunicato, aggiungendo che “il sostituto di Frédéric Arnault come CEO di Lvmh Watches sarà annunciato a breve”.
Proprio il giovane Arnault ha inoltre svolto un ruolo cruciale nello sviluppo della partnership tra il gruppo d’Oltralpe e Formula 1. Solo lo scorso giugno Frédéric Arnault era parallelamente salito ai vertici di Financière Agache, la holding familiare che controlla Lvmh attraverso la società Christian Dior. Qualche mese prima, insieme al fratello Alexandre, era stato accolto ufficialmente (dopo che era stato proprio il padre a proporre l’ingresso a gennaio 2024) nel consiglio di amministrazione di Lvmh, affiancando quindi i fratelli maggiori Delphine e Antoine.
Torando alle attuali nomine, in ultima battuta, Pierre-Emmanuel Angeloglou è stato nominato deputy CEO di Christian Dior Couture a partire dal 15 aprile 2025. Riferirà a Delphine Arnault, presidente e CEO di Christian Dior Couture. Angeloglou è entrato in Louis Vuitton nel 2019, assumendo responsabilità crescenti nei settori menswear, accessori donna, innovazione digitale, visual merchandising e comunicazione, “collaborando a stretto contatto con direttori creativi iconici”. Dal 2024, ha guidato un portafoglio di marchi all’interno della Fashion group division, supervisionando direttamente Fendi.
All’appello manca ora solo la nomina della nuova guida di Fendi, attualmente sprovvisto anche di un direttore creativo per la sua linea donna dopo l’addio di Kim Jones lo scorso ottobre. Il prossimo CEO della casa di moda, fa sapere il gruppo, sarà annunciato a breve.
“Il desiderio per le nostre maison è alimentato da leader dedicati e appassionati. La visione, lo spirito imprenditoriale, la creatività e l’impegno per l’eccellenza di Damien, Frédéric e Pierre-Emmanuel saranno asset preziosi per proseguire lo sviluppo dinamico delle nostre Maison. Queste tre nomine riflettono anche la capacità del nostro gruppo di costruire carriere”, ha commentato Bernard Arnault, presidente e CEO di Lvmh.
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