"Antibiotico-resistenza": l'ipotesi dello pneumologo sul Papa e le broncoscopie

Quello che sta per concludersi è stato un lunedì difficile per Papa Francesco. Come riferito dalla sala stampa della Santa Sede, Bergoglio "ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo". Motivo, questo, per cui "sono state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni". Nel pomeriggio, inoltre, per il Pontefice è "ripresa la ventilazione meccanica non invasiva", anche se, specificano, è "rimasto vigile, orientato e collaborante" e non è intubato. Sull'aggravarsi del quadro clinico del Papa, e a partire dall'ultimo bollettino diramato, si è espresso lo pneumologo Claudio Micheletto.        "Per fare due broncoscopie vuole dire che il Papa ha tanta secrezione e a questo punto del ricovero potrebbe non stare rispondendo bene alle terapie antibiotiche", ha spiegato all'Adnkronos Salute il direttore dell'Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Azie

"Antibiotico-resistenza": l'ipotesi dello pneumologo sul Papa e le broncoscopie

Quello che sta per concludersi è stato un lunedì difficile per Papa Francesco. Come riferito dalla sala stampa della Santa Sede, Bergoglio "ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo". Motivo, questo, per cui "sono state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni". Nel pomeriggio, inoltre, per il Pontefice è "ripresa la ventilazione meccanica non invasiva", anche se, specificano, è "rimasto vigile, orientato e collaborante" e non è intubato. Sull'aggravarsi del quadro clinico del Papa, e a partire dall'ultimo bollettino diramato, si è espresso lo pneumologo Claudio Micheletto. 

 

 

 

"Per fare due broncoscopie vuole dire che il Papa ha tanta secrezione e a questo punto del ricovero potrebbe non stare rispondendo bene alle terapie antibiotiche", ha spiegato all'Adnkronos Salute il direttore dell'Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Verona e presidente dell'Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo). Tra le ipotesi da tenere in considerazione, secondo l'esperto, c'è sicuramente quella di un "quadro di antibiotico-resistenza" per il Papa. "Aspirare una persona con polmonite in corso non è prassi usuale. Si fa soltanto quando c'è tanto catarro nei bronchi, ma se è troppo si va incontro ad insufficienza respiratoria", ha spiegato. 

 

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