Arm revoca a Qualcomm la licenza per produrre chip basati sui suoi design

Senza questa licenza Qualcomm non potrà immettere sul mercato nuovi chip per smartphone. Le possibilità che questo scenario si verifichi davvero sono tuttavia estremamente basse.

Arm revoca a Qualcomm la licenza per produrre chip basati sui suoi design

Arm Holdings ha revocato a Qualcomm la licenza per produrre chip basati sui suoi design: la notizia giunge a ore di distanza appena dal lancio del primo SoC mobile di Qualcomm con un processore progettato in proprio, lo Snapdragon 8 Elite (non è il primo in assoluto, visto che già da qualche mese circolano in ambito PC gli Snapdragon X Elite e X Plus), ed è estremamente probabile che la data scelta da Arm sia tutt’altro che casuale, ma il conflitto stava montando già da tempo.

Il business model di Arm è sostanzialmente tutto incentrato sulle royalty: la società inglese progetta il circuito di CPU e GPU, e poi lo concede ad altri che li trasformeranno in chip completi. Qualche anno fa Qualcomm ha acquisito una startup, Nuvia, per evitare proprio questo passaggio, in altre parole progettarsi in autonomia CPU e GPU. Nuvia è stata fondata da ex dipendenti di Apple che hanno lavorato ai chip di iPhone, iPad e Mac (quindi A Series e M Series).

Fin da subito Arm era apparsa ostile: la società accusava Qualcomm di aver tentato di trasferire le licenze di Nuvia senza autorizzazione, una clausola imposta a tutti i partner. Nel 2022 Arm ha denunciato formalmente Qualcomm, e nelle scorse ore la situazione è precipitata ulteriormente. Stando a quanto racconta Bloomberg, la società britannica ha inviato a Qualcomm una notifica di revoca dell’accordo che diventerà effettiva tra 60 giorni. Senza questo accordo, Qualcomm sostanzialmente non è autorizzata a immettere sul mercato prodotti basati su proprietà intellettuali di Arm.


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