Arrivano gli arretrati agli statali nella busta paga di marzo 2025 (ma non per tutti)
lentepubblica.it A partire dal mese di marzo 2025, il sistema NoiPA procederà con l’adeguamento delle buste paga dei dipendenti statali includendo gli aumenti previsti e l’erogazione degli arretrati: peccato che questa misura toccherà pochi lavoratori e che molti, anzi, riceveranno degli stipendi più bassi. Scopriamo il perché. Questa misura è il risultato di un lungo percorso […] The post Arrivano gli arretrati agli statali nella busta paga di marzo 2025 (ma non per tutti) appeared first on lentepubblica.it.

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A partire dal mese di marzo 2025, il sistema NoiPA procederà con l’adeguamento delle buste paga dei dipendenti statali includendo gli aumenti previsti e l’erogazione degli arretrati: peccato che questa misura toccherà pochi lavoratori e che molti, anzi, riceveranno degli stipendi più bassi. Scopriamo il perché.
Questa misura è il risultato di un lungo percorso di confronto tra le parti sociali e il governo, che ha scelto di implementare le disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2025. L’obiettivo è incentivare il reclutamento di personale e migliorare i servizi erogati ai cittadini. Tuttavia, i benefici di questa operazione non saranno distribuiti in maniera uniforme, generando malcontento tra i lavoratori del settore pubblico.
Quali statali riceveranno gli aumenti e gli arretrati in busta paga nel mese di marzo 2025?
I primi a beneficiare degli incrementi salariali saranno i lavoratori del comparto delle Funzioni centrali, che hanno recentemente visto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). A partire da marzo, per questi dipendenti sarà visibile in busta paga un aumento medio lordo di circa 165 euro. Inoltre, riceveranno un pagamento straordinario per gli arretrati maturati dall’inizio dell’anno, con un importo stimato intorno ai mille euro.
Questa erogazione straordinaria interesserà esclusivamente i lavoratori delle Funzioni centrali, ossia coloro che operano in:
- Ministeri;
- Agenzia delle Entrate;
- Agenzia delle Dogane e dei Monopoli;
- Agenzia del Demanio;
- INPS;
- INAIL;
- ENAC;
- Croce Rossa Italiana;
- Automobile Club d’Italia.
L’adeguamento dei tabellari stipendiali sarà visibile a partire dall’emissione ordinaria di marzo, mentre gli arretrati saranno accreditati tramite una procedura straordinaria con esigibilità entro la fine del mese.
Disparità di trattamento tra i lavoratori pubblici
Se da un lato i dipendenti delle Funzioni centrali beneficeranno degli incrementi retributivi, molti altri lavoratori del pubblico impiego lamentano invece una riduzione dello stipendio, anziché l’atteso aumento. La ragione principale di questa anomalia è legata alla mancata applicazione del taglio del cuneo fiscale, introdotto dall’ultima manovra finanziaria per i lavoratori con redditi fino a 40mila euro annui. Nei primi tre mesi del 2025, infatti, la misura non è stata contabilizzata nei cedolini, portando a una retribuzione netta inferiore rispetto a quanto previsto.
In aggiunta, il termine dell’esonero contributivo – il cosiddetto “bonus Meloni”, che garantiva una riduzione delle aliquote previdenziali fino al 7% – ha comportato un’ulteriore diminuzione dello stipendio. A questo si aggiunge l’impatto dell’addizionale comunale IRPEF, che ha introdotto ulteriori trattenute in busta paga. Di conseguenza, il personale scolastico e molti altri dipendenti pubblici si sono trovati con una retribuzione inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024.
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