I dolcificanti artificiali come quelli presenti nelle bibite senza zucchero sono stati collegati da diversi studi a un rischio aumentato di malattie croniche, come diabete e problemi cardiovascolari. Ma in che modo impattano su metabolismo e circolazione? Secondo uno studio pubblicato su Cell Metabolism l'aspartame, uno dei più comuni sostituti dello zucchero, ha un impatto negativo sulla salute dei vasi sanguigni, effetto mediato dall'ormone insulina.
In base alla ricerca, condotta sui topi, una dieta ricca di aspartame produce un aumento di insulina nel sangue che a sua volta infiamma le arterie e accresce in esse l'accumulo di placche di colesterolo. . Dolce insalubre. Un gruppo di scienziati guidati da Yihai Cao, esperto di malattie croniche legate a disturbi dei vasi sanguigni del Karolinska Institute in Svezia, ha nutrito alcuni topi con dosi giornaliere di cibo condito di aspartame fino a raggiungere l'equivalente del dolcificante assunto con tre bibite diet al giorno. Dopo 12 settimane di questa dieta, i topi mostravano un numero maggiore di placche di grassi nelle arterie, e di dimensioni più elevate. Inoltre, le loro arterie si mostravano più infiammate.. Reazioni a catena. Le analisi del sangue dei roditori hanno mostrato che a ogni pasto condito con il dolcificante corrispondeva, poco dopo, un deciso rilascio di insulina: non una sorpresa, dato che l'intero apparato digerente è rivestito di recettori sensibili al dolce, che guidano il rilascio dell'ormone; ma l'aspartame, 200 volte più dolce dello zucchero, ha sollecitato un rilascio più abbondante. E l'insulina a sua volta sembrava alimentare l'accumulo di placche nelle arterie, risultando, perciò, l'anello mancante tra consumo di bibite con aspartame e cattiva salute cardiocircolatoria. Già, ma in che modo l'ormone favorisce l'aterosclerosi, cioè il danno esteso alle arterie?. Esca per globuli bianchi. I ricercatori hanno individuato un segnale immunitario chiamato CX3CL1 che risulta attivo specialmente sotto la stimolazione dell'insulina e che resta, a differenza di molte altre sostanze chimiche spazzate via dalla circolazione sanguigna, incollato alla superficie interna delle arterie, da dove cattura le cellule immunitarie di passaggio. Queste cellule aumentano l'infiammazione dei vasi.. Obiettivo utile per l'uomo. Eliminando i recettori del segnale CX3CL1, l'accumulo di placche non si è verificato. Un'osservazione che incoraggia ad approfondire la possibilità di usare questo segnale come possibile bersaglio terapeutico per le malattie cardiovascolari ma anche per altre condizioni che hanno a che fare con l'infiammazione dei vasi, come quelle che portano agli ictus, l'artrite o il diabete..