"Assad non si trova da nessuna parte. Pronto a un accordo per l'esilio": caos totale a Damasco
Il presidente siriano Bashar al Assad "non si trova da nessuna parte a Damasco": lo rivela una fonte non meglio precisata all'emittente statunitense Cnn. Anche se secondo la linea ufficiale siriana il presidente non sarebbe fuggito dalla capitale, in realtà Assad "non si trova in nessuno dei luoghi della città in cui ci si aspetterebbe di trovarlo" e "la guardia presidenziale non è più schierata nella sua residenza abituale". Secondo la fonte, le forze ribelli non dispongono di informazioni certe sulla posizione di Assad e continuano a cercarlo. Tre funzionari della difesa israeliana hanno detto a Barak Ravid, giornalista di Axios, che per quanto ne sanno Assad è ancora a Damasco. Invece secondo l'emittente Bloomberg, citata dai media arabi, Assad - che si troverebbe a Teheran adesso - sarebbe pronto per un accordo che gli consenta di mantenere le aree rimaste sotto il suo controllo o che gli garantisca un esilio sicuro. Intanto, le fazioni armate di opposizione sarebbero "ai margini
Il presidente siriano Bashar al Assad "non si trova da nessuna parte a Damasco": lo rivela una fonte non meglio precisata all'emittente statunitense Cnn. Anche se secondo la linea ufficiale siriana il presidente non sarebbe fuggito dalla capitale, in realtà Assad "non si trova in nessuno dei luoghi della città in cui ci si aspetterebbe di trovarlo" e "la guardia presidenziale non è più schierata nella sua residenza abituale". Secondo la fonte, le forze ribelli non dispongono di informazioni certe sulla posizione di Assad e continuano a cercarlo. Tre funzionari della difesa israeliana hanno detto a Barak Ravid, giornalista di Axios, che per quanto ne sanno Assad è ancora a Damasco. Invece secondo l'emittente Bloomberg, citata dai media arabi, Assad - che si troverebbe a Teheran adesso - sarebbe pronto per un accordo che gli consenta di mantenere le aree rimaste sotto il suo controllo o che gli garantisca un esilio sicuro.
Intanto, le fazioni armate di opposizione sarebbero "ai margini di Damasco e Homs e la caduta del regime è vicina": a dichiararlo è stato Abu Mohammed al Jolani, leader del gruppo alla guida delle fazioni armate Hayat Tahrir al Sham (Hts), in un messaggio ai combattenti. "Rinnovo il mio appello a voi, fratelli miei, a essere misericordiosi e gentili quando trattate con la nostra gente nelle città e nei villaggi in cui entrate", ha sottolineato Al Jolani, ribadendo la sua promessa di clemenza per i militari "lealisti" che disertano e depongono le armi.
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