Augias, la lode a Meloni e la bordata al veleno a Schlein: "Prossima domanda?"
In occasione dei suoi 90 anni Corrado Augias ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. Nel colloquio il giornalista si è soffermato su diversi tempi politici, a partire dal giudizio nei confronti di Giorgia Meloni: “È brava. Ha una determinazione ferrea figlia di un lunghissimo esercizio, altrimenti una ragazzina piccolina non si sarebbe fatta largo e non avrebbe finito per primeggiare in un partito di gente votata al culto della virilità, come molti neofascisti. E ha sagacia politica, cosa che le permette di tenere a bada due vicepremier politicamente famelici come Antonio Tajani e Matteo Salvini. Lei ha tre nemici, l'Europa, il deep state, il debito pubblico. Se supera questi tre scogli, può arrivare alla fine della legislatura e - profetizza Augias - vincere le prossime elezioni”. “Nel 2027 sarà Meloni contro Schlein?”, chiedono dal Corsera. La risposta è spiazzante: “Col vostro permesso, passerei alla prossima domanda”. Il giudizio sulla segretaria del Partito de
In occasione dei suoi 90 anni Corrado Augias ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. Nel colloquio il giornalista si è soffermato su diversi tempi politici, a partire dal giudizio nei confronti di Giorgia Meloni: “È brava. Ha una determinazione ferrea figlia di un lunghissimo esercizio, altrimenti una ragazzina piccolina non si sarebbe fatta largo e non avrebbe finito per primeggiare in un partito di gente votata al culto della virilità, come molti neofascisti. E ha sagacia politica, cosa che le permette di tenere a bada due vicepremier politicamente famelici come Antonio Tajani e Matteo Salvini. Lei ha tre nemici, l'Europa, il deep state, il debito pubblico. Se supera questi tre scogli, può arrivare alla fine della legislatura e - profetizza Augias - vincere le prossime elezioni”.
“Nel 2027 sarà Meloni contro Schlein?”, chiedono dal Corsera. La risposta è spiazzante: “Col vostro permesso, passerei alla prossima domanda”. Il giudizio sulla segretaria del Partito democratico non sembra affatto lusinghiero: “Seguo semmai con interesse il tentativo cattolico di mettere in piedi un centro federatore, capace di aggregare un'alternativa a questo centrodestra e soprattutto di trovare, di fronte a una personalità come quella di Meloni, un'altra personalità così forte per provare a batterla alle elezioni. Meloni è riuscita a trasformare in forza alcune sue debolezze, certe citazioni pseudo-colte che ogni tanto tira fuori, l'eloquio romanesco che ogni tanto le scappa, ecco, tutto questo ne ha fatto una donna del popolo. C'era Giuseppe Conte, con la formula dell'avvocato del popolo. A sinistra, almeno per ora, non vedo nessuno che venga percepito come ‘di popolo'”.
Augias fa anche il funerale alla sinistra che non vince mai: “Le persone normali vogliono vivere tranquille, avere uno stipendio decoroso, fare sport il sabato, portare i bimbi allo zoo; e la destra incarna meglio la medietà di questo tipo di vita. Poi c'è un'altra ragione: la sinistra aveva propugnato ideali immensamente alti ma troppo complicati da raggiungere, che sono stati travolti da una società che si è trasformata prima che potessero essere realizzati. Diciamoci la verità: rispetto a mezzo secolo fa, quanto sono attrattive oggi idee nobili come la fraternità universale e la giustizia sociale, rispetto a cose pratiche tipo quelle che ciascuno di noi può realizzare con lo smartphone in mano?”.
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