Auto elettriche: la ricarica bidirezionale può far risparmiare miliardi all'UE

Serve però un preciso quadro normativo dell'Unione Europea per poter sfruttare questa tecnologia

Auto elettriche: la ricarica bidirezionale può far risparmiare miliardi all'UE

Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso delle potenzialità della ricarica bidirezionale, cioè della possibilità per le auto elettriche, quando non utilizzate, di immettere nuovamente nella rete pubblica l'energia contenuta nelle batterie. Le vetture si trasformerebbero quindi in una sorta di sistema di accumulo capaci di scambiare elettricità con la rete, aiutando a stabilizzarla, magari durante i periodi in cui c'è una forte richiesta di energia.

I veicoli elettrici dotati di sistemi di ricarica bidirezionale possono quindi ricaricare nei momenti di eccesso di offerta per poi restituire l'elettricità quando la domanda è maggiore. Una possibilità che potrebbe far risparmiare alle compagnie energetiche europee e agli automobilisti molti soldi. Infatti, secondo una ricerca di Transport & Environment, realizzata dagli istituti di ricerca Fraunhofer ISI e ISE, si parla di un risparmio di oltre 100 miliardi di euro in 10 anni per l'UE.

LA RICARICA BIDIREZIONALE FA RISPARMIARE

Dunque, grazie alla ricarica bidirezionale, la cosiddetta tecnologia vehicle-to-grid (V2G), le batterie delle auto elettriche potrebbero diventare il quarto "fornitore" di energia dell'UE (il secondo in Italia).


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