Basicnet archivia un 2024 a quota 409 mln (+3,1%). Ebitda sopra i 60 mln
Si chiude a quota a 409,2 milioni di euro di ricavi, con una crescita del 3,1%, l’esercizio 2024 di Basicnet. Nei dati preliminari, il fatturato consolidato del gruppo, a cui fanno capo i marchi Kappa, Robe di Kappa, K-Way, Superga, Briko, Jesus Jeans, Sabelt e Sebag, include vendite dirette per a 346,8 milioni (+4,2% sul 2023) e le royalties provenienti dai licenziatari commerciali e produttivi, pari a […]
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Si chiude a quota a 409,2 milioni di euro di ricavi, con una crescita del 3,1%, l’esercizio 2024 di Basicnet. Nei dati preliminari, il fatturato consolidato del gruppo, a cui fanno capo i marchi Kappa, Robe di Kappa, K-Way, Superga, Briko, Jesus Jeans, Sabelt e Sebag, include vendite dirette per a 346,8 milioni (+4,2% sul 2023) e le royalties provenienti dai licenziatari commerciali e produttivi, pari a 60,9 milioni e in calo del 2,2 % sullo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Le vendite aggregate dei prodotti recanti i marchi dell’azienda, sviluppate nel mondo dal network, sono invece pari a 1,2 miliardi (+3,3% a confronto con i 1,1 miliardi del 2023). A loro volta, queste sono ripartite in vendite dei licenziatari commerciali e dirette (a indicare le vendite fatte dai licenziatari commerciali, da cui BasicNet guadagna tramite le royalties, e delle vendite dirette delle società del gruppo che possiedono i marchi), pari a 864,7 milioni e in progressione del 5,4%, e in vendite dei licenziatari produttivi (313,8 milioni, in calo del 2,3 per cento). Rispetto alle vendite dirette e dei licenziatari commerciali, cresce del 12,1% il mercato europeo, regione che rappresenta circa il 76,6% delle vendite aggregate e dell’1,5% in Medio Oriente e Africa, e calano a doppia cifra Americhe (-21,3%) e Asia e Oceania (-22,6 per cento).
Segna positivo la redditività dell’azienda: l’ebitda ha raggiunto i 61,1 milioni, in aumento del +5,1% “con una crescita degli investimenti per sponsorizzazioni e comunicazione e sulle risorse umane”, mentre l’ebit è salito a 42,1 milioni con una crescita del 2,6% “dopo aver stanziato – specifica la nota – ammortamenti dei beni materiali e immateriali per 9,6 milioni di euro e ammortamenti dei diritti d’uso per 9,4 milioni in crescita per le nuove aperture (12 punti vendita diretti) nell’ambito dello sviluppo del settore retail”.
“Il 2024 rappresenta un anno di grande soddisfazione per il gruppo, specie perché i risultati raggiunti sono stati ottenuti in un contesto macroeconomico ancora molto complesso – ha commentato l’AD Federico Trono -. Il progressivo miglioramento degli indicatori economici e patrimoniali nel corso dell’esercizio, sostenuto da una solida crescita commerciale dei marchi del gruppo, ha consentito di raggiungere livelli record in termini di fatturato consolidato ed ebitda. Parallelamente è stato ottimizzato il capitale circolante e ridotto il debito verso le banche. Tutte queste componenti confermano il fondamento strategico del nostro modello di business orientato a garantire una crescita sostenibile e di lungo periodo per i marchi del gruppo”.
Lo scorso ottobre la società, guidata dalla famiglia Boglione, ha ceduto il 40% del brand francese di outerwear K-Way a Permira Growth Opportunities II, il fondo gestito dalla società di investimenti globale Permira. La volontà di accogliere un investitore, aveva dichiarato al Corriere Torino Marco Boglione, presidente e fondatore di BasicNet, è volta “ad una crescita ulteriore di K-Way, su cui in vent’anni abbiamo investito molto e che oggi è un marchio total look solido con molte potenzialità di sviluppo”. Nel mentre rimaneva aperta anche l’opzione Borsa: L’idea di una quotazione in Borsa esiste. La valuteremo più avanti. L’obiettivo ora è creare ulteriore valore insieme a Permira”, aggiungeva il manager. Un mese dopo dall’ingresso di Permira, il gruppo ha nominato Luca Lo Curzio, ex Jil Sander, nel ruolo di amministratore delegato di K-Way.
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