Bersani, sfregio a Meloni: "Giorgia Trump dice bugie, non è un avviso di garanzia"

La versione di Otto e mezzo sull'avviso di garanzia annunciato da Giorgia Meloni viene affidata a Pier Luigi Bersani. E l'ex segretario del Pd, sostenuto a gran voce dalla padrona di casa Lilli Gruber, Massimo Giannini di Repubblica e Lina Palmerini del Sole 24 Ore, si aggrappa ai cavilli e ai formalismi e arriva a dire che la premier "ha mentito".  "Non siamo un parco buoi che dobbiamo berci tutto eh!", esordisce un ringalluzzito Bersani. La tesi è semplice: siamo di fronte a un "atto dovuto", perché il procuratore di Roma Francesco Lo Voi ha agito in base alla denuncia nominale presentata dall'avvocato Luigi Li Gatti. Per questo il procuratore ha trasmesso gli atti al Tribunale dei ministri, con il Parlamento che sarà chiamato ora a dare il via libera o meno all'indagine sul presidente del Consiglio come accaduto a suo tempo per Matteo Salvini nel processo Open Arms a Palermo (istruito ai tempi proprio da Lo Voi).       Ecco perché "non si tratta di un avviso di garanzia", rip

Bersani, sfregio a Meloni: "Giorgia Trump dice bugie, non è un avviso di garanzia"

La versione di Otto e mezzo sull'avviso di garanzia annunciato da Giorgia Meloni viene affidata a Pier Luigi Bersani. E l'ex segretario del Pd, sostenuto a gran voce dalla padrona di casa Lilli Gruber, Massimo Giannini di Repubblica e Lina Palmerini del Sole 24 Ore, si aggrappa ai cavilli e ai formalismi e arriva a dire che la premier "ha mentito". 

"Non siamo un parco buoi che dobbiamo berci tutto eh!", esordisce un ringalluzzito Bersani. La tesi è semplice: siamo di fronte a un "atto dovuto", perché il procuratore di Roma Francesco Lo Voi ha agito in base alla denuncia nominale presentata dall'avvocato Luigi Li Gatti. Per questo il procuratore ha trasmesso gli atti al Tribunale dei ministri, con il Parlamento che sarà chiamato ora a dare il via libera o meno all'indagine sul presidente del Consiglio come accaduto a suo tempo per Matteo Salvini nel processo Open Arms a Palermo (istruito ai tempi proprio da Lo Voi).

 

 

 

Ecco perché "non si tratta di un avviso di garanzia", ripetono a più riprese tutti i presenti in studio con il solo Stefano Zurlo del Giornale, in collegamento, ad alzare il dito e muovere qualche appunto alla versione ufficiale. Obiettivo? Presentare tutta la vicenda come un attacco del governo alla magistratura. Del fatto che possa esserci una "guerra tra poteri", come sottolinea Zurlo, nemmeno un dubbio sfiora gli esponenti tutti ben posizionati nel centrosinistra. 

"Meloni ha pubblicato un video dove sventola un foglio dicendo che è un avviso di garanzia - sono le parole di Bersani, che poi ribattezzerà la Meloni "Giorgia Trump" - Io non so cosa sia, ma in Italia la Procura che riceve una denuncia verso un ministro deve, senza indagare, trasmetterla al tribunale dei ministri, che poi deciderà, e informare i diretti interessati. Se è avvenuto questo non è possibile che il capo di un governo inizi il suo dire con una tale bugia. E' un atto dovuto". Il risultato, guarda caso, potrebbe essere simile alla telenovela giudiziaria che per cinque anni ha condizionato la vita politica di Salvini e del centrodestra.

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