Biden si iscrive alla massoneria. E ora rischia la scomunica dalla Chiesa cattolica

«È con grande piacere che io, Victor C. Major, 27° Gran Maestro Venerabile, do il benvenuto al nostro nuovo membro della Famiglia Prince Hall. In data odierna, domenica 19 gennaio 2025, è stata conferita l'affiliazione a Maestro Massone con tutti gli onori al presidente Joseph R. Biden Jr. come riconoscimento per il suo eccezionale servizio agli Stati Uniti d'America». Inizia così la risoluzione di adesione pubblicata sul sito ufficiale di una delle più antiche logge massoniche americane. Non è un'affiliazione d'ufficio, perché oltre al documento di adesione alla Loggia in questione, il sito ufficiale della «Famiglia» pubblica anche alcune foto di Biden insieme al Gran Maestro scattate proprio domenica scorsa, a poche ore dall'insediamento ufficiale di Donald Trump. La comunicazione di adesione prosegue con i «meriti» che hanno portato l'ormai ex inquilino della Casa Bianca (che in quel momento era però ancora pienamente in carica) ad essere affiliato alla Loggia con il titolo di Gran

Biden si iscrive alla massoneria. E ora rischia la scomunica dalla Chiesa cattolica

«È con grande piacere che io, Victor C. Major, 27° Gran Maestro Venerabile, do il benvenuto al nostro nuovo membro della Famiglia Prince Hall. In data odierna, domenica 19 gennaio 2025, è stata conferita l'affiliazione a Maestro Massone con tutti gli onori al presidente Joseph R. Biden Jr. come riconoscimento per il suo eccezionale servizio agli Stati Uniti d'America». Inizia così la risoluzione di adesione pubblicata sul sito ufficiale di una delle più antiche logge massoniche americane. Non è un'affiliazione d'ufficio, perché oltre al documento di adesione alla Loggia in questione, il sito ufficiale della «Famiglia» pubblica anche alcune foto di Biden insieme al Gran Maestro scattate proprio domenica scorsa, a poche ore dall'insediamento ufficiale di Donald Trump. La comunicazione di adesione prosegue con i «meriti» che hanno portato l'ormai ex inquilino della Casa Bianca (che in quel momento era però ancora pienamente in carica) ad essere affiliato alla Loggia con il titolo di Gran Maestro.

 

 

Così recita il testo: «Considerando che il suo servizio riflette i valori fondamentali della Gran Loggia Prince Hall dei Massoni liberi e accettati dello Stato della Carolina del Sud, tra cui l'amore fraterno, il soccorso e la verità; considerando che i contributi del presidente Joseph R. Biden Jr. sono stati di grande utilità per i cittadini degli Stati Uniti d'America, sia deliberato che io, Gran Maestro Venerabile, Victor C. Major, a nome di tutti i membri della Gran Loggia Prince Hall, conferisca l'affiliazione al presidente Biden in riconoscimento del suo eccezionale servizio al nostro Paese». Che un presidente americano sia affiliato a una Loggia massonica non è una novità in quasi 250 anni di storia degli Stati Uniti, tutt'altro. Lo sono stati, più o meno dichiaratamente, ben quattordici (con Biden ora saliti a quindici) su quarantasette. Si va dal primo e più celebrato, George Washington, fino ad arrivare a Gerald Ford, l'ultimo della serie fino ad oggi. Esiste addirittura una celebre foto datata 1935 che immortala il presidente più amato del secolo scorso, Franklin Delano Roosevelt, scattata in occasione di una riunione di Loggia per l'ingresso dei suoi figli James e Franklin Jr. Accanto all'allora presidente è riconoscibile Fiorello La Guardia, indimenticato sindaco di New York, anche lui massone e membro della storica Garibaldi Lodge 542 newyorkese.

 

 

C'è però un fatto che rende l'adesione di Biden alla Massoneria qualcosa di unico e assolutamente inconsueto: l'ex presidente è stato il secondo, dopo John Fitzgerald Kennedy, Capo dello Stato americano ad essere di confessione cattolica. La Chiesa di Roma, da oltre un secolo, condanna l'adesione alla massoneria con la più grave delle pene per chi professa il cattolicesimo: la scomunica latae sententiae, cioè di fatto. Fu Leone XIII, il pontefice che condusse la navicella di Pietro in anni burrascosi dopo la caduta dello Stato Pontificio (regnò per un quarto di secolo, dal 1878 al 1903), a normare questa espulsione dalla cattolicità per chiunque si professi aderente alla massoneria e lo fece con ben due encicliche: la Humanus Genus del 20 aprile 1884 e la Custodi di quella Fede, indirizzata all'episcopato italiano in forma latina con il titolo Inimica Vis, dell'8 dicembre 1892. In quest'ultimo testo il Papa ammoniva: «Ricordatevi che essenzialmente inconciliabili sono tra loro cristianesimo e massoneria; sì che aggregarsi a questa è un far divorzio da quello». Fino ad oggi tutti i successori di Leone non hanno mai abrogato questa norma tassativa, che è quindi ufficialmente ancora in vigore. In tantissimi, soprattutto in America dove la notizia sta diventando virale nelle ultime ore, si domandano: che posizione prenderà Papa Francesco nei confronti del 46° presidente degli Stati Uniti?

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