Bimbo morto in casa a Bolzano. La procura, "sul corpo lividi ed ematomi"

AGI -  Sulla morte del piccolo Muhammad, figlio di una famiglia pakistana da tempo residente in Alto Adige e deceduto in casa dopo un violento urto del capo contro il pavimento, stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Brunico. Serviranno fino a 60 giorni per stabilire se i numerosi lividi, ematomi e le gravi lesioni cerebrali riscontrate sul corpo di un bimbo di 3 anni morto il 26 dicembre scorso all'ospedale 'San Maurizio' di Bolzano siano riconducibili a un evento violento provocato da terze persone.   Come ha riferito la Procura della Repubblica di Bolzano, l'ipotesi investigativa è quella di un omicidio volontario in presenza di maltrattamenti. Al momento dell'incidente, che la famiglia aveva sostenuto essere stato causa di una caduta, a quanto si apprende, era presente la mamma. Per il momento non si hanno conferme ufficiali se la donna risulta indagata.   A oggi l'esito dell'autopsia non è ancora pervenuto all'autorità giudiziaria e la patologa incaricata si è riser

Bimbo morto in casa a Bolzano. La procura, "sul corpo lividi ed ematomi"

AGI -  Sulla morte del piccolo Muhammad, figlio di una famiglia pakistana da tempo residente in Alto Adige e deceduto in casa dopo un violento urto del capo contro il pavimento, stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Brunico. Serviranno fino a 60 giorni per stabilire se i numerosi lividi, ematomi e le gravi lesioni cerebrali riscontrate sul corpo di un bimbo di 3 anni morto il 26 dicembre scorso all'ospedale 'San Maurizio' di Bolzano siano riconducibili a un evento violento provocato da terze persone.

 

Come ha riferito la Procura della Repubblica di Bolzano, l'ipotesi investigativa è quella di un omicidio volontario in presenza di maltrattamenti. Al momento dell'incidente, che la famiglia aveva sostenuto essere stato causa di una caduta, a quanto si apprende, era presente la mamma. Per il momento non si hanno conferme ufficiali se la donna risulta indagata.

 

A oggi l'esito dell'autopsia non è ancora pervenuto all'autorità giudiziaria e la patologa incaricata si è riservata di presentare le proprie valutazioni entro 60 giorni dall'incarico. La vittima è un bambino di 3 anni che viveva assieme alla sua famiglia, di origine straniera, in Val Pusteria in Alto Adige.

 

La Procura, a seguito della morte del piccolo, ha ritenuto "necessario procedere all'iscrizione nel registro delle notizie di reato di uno dei genitori del bambino, in particolare di quello presente nell'appartamento al momento del fatto, e disporre un accertamento autoptico".

 

Cosa è successo

I fatti risalgono al 23 dicembre scorso quando i sanitari del 118 e una pattuglia della radiomobile dei Carabinieri di Brunico sono intervenuti per prestare soccorso a un bambino le cui condizioni apparivano estremamente gravi. I sanitari dell'ospedale di Bolzano nel vedere numerosi lividi ed ematomi sul corpo, hanno manifestato dubbi circa il fatto che "il bambino sia stato vittima di maltrattamenti e che le gravi lesioni cerebrali riscontrate fossero conseguenza di atti dolosi".

 

Il giorno di Santo Stefano il bambino è deceduto. La Procura di Bolzano precisa che "da una prima e superficiale valutazione non sono emersi elementi a conferma dell'ipotesi investigativa, ma non si possono escludere, allo stato, azioni di natura dolosa" e ricorda, "vige, in ogni caso, il principio di innocenza". 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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