Blumarine cambia pelle. David Koma debutta nel segno del dark romance

A pochi minuti dalla prima sfilata della nuova era di Blumarine targata David Koma l’imprenditore Marco Marchi, amministratore unico di Eccellenze Italiane Holding cui fa capo il brand, presenta a PambiancoTV il neo-direttore creativo nominato lo scorso luglio: “David Koma è uomo di origine georgiana, di forte ispirazione londinese dopo aver frequentato la Central Saint Martins, è […]

Blumarine cambia pelle. David Koma debutta nel segno del dark romance
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A pochi minuti dalla prima sfilata della nuova era di Blumarine targata David Koma l’imprenditore Marco Marchi, amministratore unico di Eccellenze Italiane Holding cui fa capo il brand, presenta a PambiancoTV il neo-direttore creativo nominato lo scorso luglio: “David Koma è uomo di origine georgiana, di forte ispirazione londinese dopo aver frequentato la Central Saint Martins, è riuscito ad interpretare i codici di questo marchio trasferendoli in un’ottica estremamente moderna. Ha accettato la sfida di essere contemporaneo e di parlare un linguaggio nuovo. ‘Value for money’, questo tipo di percorso è il nuovo modo di fare impresa e fare moda”. Il designer ha preso il posto di Walter Chiapponi, in azienda per appena una stagione, preceduto a sua volta da Nicola Brognano.

La voce di Myss Keta, presente in prima fila, ripete costantemente il termine ‘Iconico’ quando Irina Shayk apre la sfilata indossando un cappotto nero con collo in fake fur. Koma ha ridisegnato in chiave dark romance molti dei tratti iconici dell’immaginario di Blumarine. “È un brand con un’eredità molto importante che conoscevo e amavo. La femminilità, la leggerezza, l’attitudine allegra del marchio è presente”, assicura ai nostri microfoni subito dopo lo show.

“Abbiamo iniziato esplorando l’archivio, traducendo i codici della maison nella mia scrittura stilistica. La giustapposizione del romanticismo dark e l’attitudine moderna mi appartengono molto ma sono, allo stesso tempo, anche parte di Blumarine”, continua definendo gli outfit “sharp and fluid”.

“È una collezione di grande rispetto verso la fondatrice Anna Molinari ma con quel touch moderno di un uomo e di un cittadino del mondo come David Koma che nella femminilità ha sempre trovato i propri codici, con l’ottica di un ragazzo di quarant’anni che vive a Londra, con la contemporaneità che rende il progetto sexy e attuale”, continua Marco Marchi. Riflettendo sullo stato del settore moda il manager è schietto: “Lo scenario internazionale è abbastanza complesso, siamo in una fase di rilancio del brand, c’è tanta aspettativa, come sempre incrociamo le dita per poi esprimere successivamente un punto di arrivo”.

Il punto di partenza di Koma per l’autunno/inverno 2025-26 di Blumarine è una  fantasia cinematografica fondata sull’esotismo della Sicilia con la sabbia nera di Stromboli come sfondo, la collezione mette in scena un incontro tra il romanticismo di Blumarine e il modernismo di David Koma. A tratti sembrano avere la meglio le stampe fiorate care ad Anna Molinari ma alla fine la sexiness disinibita di Koma primeggia indisturbata. I rimandi formali al marchio omonimo dello stilista sono evidenti ma vengono addolciti dalla narrativa estetica neo-romantica di Blumarine.

Cappotti e caban, alcuni rifiniti in shearling, sono caratterizzati da linee corsetto, riprese anche nella costruzione bustier di giacche sartoriali abbinate a pantaloni, sia voluminosi che stretti. “La collezione riflette una combinazione di muse diverse, in primis attrici italiane come Monica Bellucci e Anna Magnani ma anche Alice Pagani, mi hanno tutte aiutato a costruire un personaggio immaginario”, racconta il designer. Oltre alla maglieria, da sempre legata a doppio filo a Blumarine, i protagonisti della passerella sono gli abiti bustier steccati composti da crinoline accoppiate con pizzo chantilly e strette da foulard in georgette. Gli ornamenti in metallo, una costante nell’alfabeto di Koma, sono presenti in tutta la collezione sotto forma di fiori, occhielli, borchie, anelli e paillettes, in contrasto con le texture tridimensionali di fiori e farfalle realizzate con ricami e cut-out di tessuto.

Lo stilista ha lanciato il suo brand omonimo a Londra nel 2009, la prima collezione di Koma per Blumarine è stata la pre-fall 2025. Come fa a conciliare gli impegni legati al suo brand e quelli a Blumarine? “L’esperienza, la maturità, è un mood ottimista aiutano a gestire il tono giusto, inoltre amo viaggiare e lavorare con entrambi i brand”, dichiara il creativo che utilizza un solo termine per descrivere la collezione: “amazing”.

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