Bonus mobili 2025: ecco quali sono i limiti, i beni inclusi e quelli esclusi
lentepubblica.it Il Bonus mobili ed elettrodomestici anche per il 2025 rappresenta un’importante opportunità per coloro che intendono arredare immobili oggetto di ristrutturazione edilizia: scopriamone requisiti, limiti, beni inclusi ed esclusi. Si tratta di una detrazione fiscale dell’Irpef, finalizzata all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, con l’obiettivo di incentivare il rinnovo degli spazi abitativi e promuovere l’efficienza […] The post Bonus mobili 2025: ecco quali sono i limiti, i beni inclusi e quelli esclusi appeared first on lentepubblica.it.
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Il Bonus mobili ed elettrodomestici anche per il 2025 rappresenta un’importante opportunità per coloro che intendono arredare immobili oggetto di ristrutturazione edilizia: scopriamone requisiti, limiti, beni inclusi ed esclusi.
Si tratta di una detrazione fiscale dell’Irpef, finalizzata all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, con l’obiettivo di incentivare il rinnovo degli spazi abitativi e promuovere l’efficienza energetica. Ecco i dettagli principali e le condizioni per accedere a questo incentivo.
Che cos’è?
Il Bonus mobili 2025 è una misura pensata per sostenere i cittadini nella modernizzazione degli ambienti domestici, con un occhio di riguardo all’efficienza energetica e alla sostenibilità.
Rispettare i requisiti previsti e conservare tutta la documentazione necessaria è fondamentale per usufruire di questo importante incentivo fiscale. Con questa agevolazione, è possibile trasformare la propria casa in un ambiente più accogliente, moderno e funzionale, riducendo al contempo il carico fiscale.
Bonus mobili 2025: limiti di spesa e dettagli sulla detrazione
La detrazione consente di recuperare il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici, fino a un importo massimo di 5.000 euro per l’anno 2025. Questo limite comprende anche le spese di trasporto e montaggio. La somma detraibile deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Negli anni precedenti, il tetto era fissato a 8.000 euro per il 2023 e a 5.000 euro per il 2024.
Per poter accedere all’agevolazione, è fondamentale che i lavori di ristrutturazione siano stati avviati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei beni. La data di inizio dei lavori deve essere documentata tramite autorizzazioni amministrative, comunicazioni preventive all’ASL (se richieste), o dichiarazioni sostitutive di atto notorio. Questi documenti costituiscono una condizione essenziale per dimostrare l’idoneità alla detrazione.
Quali acquisti sono inclusi
La detrazione è applicabile all’acquisto di:
- Mobili nuovi, come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione necessari per completare l’arredo.
- Grandi elettrodomestici nuovi, a patto che rispettino specifici requisiti di classe energetica:
- Classe A o superiore per i forni;
- Classe E o superiore per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie;
- Classe F o superiore per frigoriferi e congelatori.
Sono inclusi anche elettrodomestici privi di etichetta energetica, purché l’obbligo di etichettatura non sia ancora previsto per quella categoria.
Quali acquisti sono esclusi
Non rientrano nell’agevolazione:
- Porte;
- Pavimenti, compresi parquet;
- Tende e tendaggi;
- Complementi di arredo non strettamente necessari, come quadri o soprammobili;
- Televisori e altri dispositivi elettronici non rientranti tra gli elettrodomestici agevolabili.
Questi beni, seppur utili o decorativi, non sono considerati essenziali per la finalità del bonus e pertanto non sono inclusi nella detrazione fiscale.
Inoltre l’agevolazione non è valida per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che consentono ai singoli condòmini di detrarre le spese sostenute per l’acquisto di arredi destinati a spazi condivisi, come guardiole o appartamenti del portiere. Un esempio di arredi agevolabili per spazi condominiali comuni include sedie e tavoli per sale riunioni, arredi per spazi di accoglienza o armadietti per aree comuni. Questi interventi devono essere concordati nell’ambito delle delibere assembleari condominiali.
Condizioni e modalità di pagamento
Per accedere al Bonus Mobili, è indispensabile rispettare alcune regole sui pagamenti. Questi devono essere effettuati tramite bonifico, carta di credito o di debito. Non sono ammessi pagamenti in contanti o con assegni bancari. In caso di finanziamento rateale, è necessario che la società finanziatrice utilizzi le stesse modalità di pagamento e che il contribuente conservi la documentazione relativa.
I documenti richiesti includono:
- Ricevute dei pagamenti effettuati;
- Fatture riportanti natura, qualità e quantità dei beni acquistati;
- Scontrini fiscali che indichino il codice fiscale dell’acquirente e i dettagli dei prodotti acquistati.
La guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata a gennaio 2025
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