Brother nega le accuse di penalizzare chi usa inchiostro non originale
Le accuse sembrano abbastanza traballanti, e non pare esserci un vero e proprio caso, quantomeno intenzionale.
In questi giorni è scoppiato un po’ una sorta di caso relativa a Brother, una delle società che opera nel settore delle stampanti più apprezzate a livello etico, che è accusata di aver implementato le stesse pratiche antipatiche delle sue principali concorrenti (HP in prima linea), come smettere di funzionare, o funzionare male, in caso di presenza di una cartuccia non originale. Le accuse sono però piuttosto deboli, per non dire traballanti, e Brother nega ufficialmente le accuse parlando con Ars Technica.
Tutto è partito da un video di Louis Rossman, tecnico riparatore di elettronica statunitense e tramite il suo canale YouTube una delle voci più insistenti e costanti nell’ambito del diritto alla riparazione, che a quanto pare ha scovato un post su Reddit risalente al 2022. Un utente diceva che dopo l’installazione di una cartuccia non originale non riusciva a fare l’allineamento dei colori e la stampante era di fatto inutilizzabile; contattato il servizio clienti, l’utente si è sentito dire che la stampante non funziona senza cartucce originali.
Ars ha fatto qualche indagine ulteriore e ha trovato una manciata di altre segnalazioni su Reddit risalenti agli ultimi anni, ma sono sempre stati casi isolati e con poco seguito. Ci sono molti segnali che lasciano pensare che il problema non sia necessariamente lato Brother: e fosse sistemico le segnalazioni sarebbero molto più numerose e soprattutto si lamenterebbero circostanze e problemi analoghi se non identici, mentre qui varia molto da caso a caso. Purtroppo sappiamo che i servizi clienti non sempre sono in possesso di tutte le informazioni corrette al 100% e in questa circostanza siamo portati ad assumere che qualcosa non sia stato trasmesso in modo al 100% corretto.
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