Camilleri Cento, la festa del secolo
AGI - Il giornalista, scrittore, produttore ed ex Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia e di Cinecittà Holding (solo per citare alcune delle innumerevoli attività svolte) Felice Laudadio è stato designato a presiedere il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Camilleri. Un ricco e articolato programma di attività - convegni, seminari, spettacoli, manifestazioni, libri, trasmissioni Rai - che nel 2025 e 2026 renderanno omaggio al ricorrere dei cento anni da quel 6 settembre in cui vide la luce il padre di Montalbano, Per sapere di più di questa eccezionale operazione commemorativa - predisposta dall'Associazione Fondo Andrea Camilleri ETS delle figlie Andreina, Elisabetta e Mariolina Camilleri e della moglie dello scrittore Rosetta Dello Siesto, e approvata dal Ministero della Cultura - l'Agi ha incontrato Felice Laudadio. Qual è lo spirito di questa grande celebrazione? Si vuole ricordare uno dei più popolari scrittori

AGI - Il giornalista, scrittore, produttore ed ex Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia e di Cinecittà Holding (solo per citare alcune delle innumerevoli attività svolte) Felice Laudadio è stato designato a presiedere il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Camilleri. Un ricco e articolato programma di attività - convegni, seminari, spettacoli, manifestazioni, libri, trasmissioni Rai - che nel 2025 e 2026 renderanno omaggio al ricorrere dei cento anni da quel 6 settembre in cui vide la luce il padre di Montalbano,
Per sapere di più di questa eccezionale operazione commemorativa - predisposta dall'Associazione Fondo Andrea Camilleri ETS delle figlie Andreina, Elisabetta e Mariolina Camilleri e della moglie dello scrittore Rosetta Dello Siesto, e approvata dal Ministero della Cultura - l'Agi ha incontrato Felice Laudadio.
Qual è lo spirito di questa grande celebrazione?
Si vuole ricordare uno dei più popolari scrittori italiani di sempre e farlo conoscere alle nuove generazioni. Sebbene sia difficile non sapere di lui, anche considerando lo straordinario successo d'ascolti delle 37 puntate de ‘Il commissario Montalbano' e delle 12 de ‘Il giovane Montalbano' andate in onda sulla Rai. E' stato un talento eccezionale, una fucina vivente di idee anche in campo drammaturgico, registico e attoriale e le manifestazioni potevano essere più numerose, ma abbiamo scelto un format che spingesse soprattutto a riflettere sull'autore.
Quali saranno gli appuntamenti principali?
Tra tanti, cito il convegno ‘Andrea Camilleri da bestseller a longseller' del 23 aprile alla Fondazione Mondadori di Milano e quello dedicato alla sua figura di narratore, in programma l'8 e 9 ottobre a Roma, realizzato in collaborazione con l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani. Mi vengono poi in mente l'anteprima del 15 marzo al Teatro Piccinni di Bari dello spettacolo ‘Un sabato con gli amici', tratto dal suo romanzo omonimo, e l'appuntamento del 19 maggio al Teatro Argentina di Roma, dove alcuni suoi allievi all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, oggi celebri, leggeranno le sue lettere giovanili alla famiglia da poco pubblicate da Sellerio col titolo di ‘Vi scriverò ancora'. Un'iniziativa che sarà ripetuta, con la partecipazione di altri grandi nomi, il 14 settembre all'Auditorium Parco della Musica.Tra le iniziative siciliane, il 6, 7 e 8 giugno Rugusa Ibla dedicherà tre giornate al rapporto tra Camilleri e tradizione enogastronomica locale, mentre dal 31 agosto al 6 settembre Taormina ricorderà Andrea con due eventi al Teatro Greco e una retrospettiva delle serie tv tratte dalle sue opere. Da non perdere, dal 24 al 26 luglio, l'anteprima assoluta della rappresentazione del suo testo ‘Autodifesa di Caino', che sarà letto nella Piazza del Duomo di San Miniato da Luca Zingaretti.
Ma la festa supererà i confini: da Addis Abeba a New York, da Pechino a Oslo, 20 città del mondo ospiteranno incontri su Camilleri presso gli Istituti di Cultura italiani. Mentre Sellerio riproporrà in una collana dedicata una selezione dei suoi libri con copertine di Lorenzo Mattotti - autore anche del logo del centenario - e la Rai gli dedicherà un documentario firmato da Francesco Zippel. Infine i premi a lui intitolati: i ‘Nuovi Narratori', curato dalla nipote Arianna Mortelliti, ed il ‘Camilleri' indetto dall'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico.
Cosa penserebbe Camilleri dell'impegno per queste celebrazioni?
Da una parte, con il suo straordinario umorismo, ci riderebbe dietro. Dall'altra gli farebbe piacere veder rappresentato ‘Autodifesa di Caino', che voleva portare in scena a Caracalla. Tutto sommato, credo che alla fine ci incoraggerebbe: amava avere la possibilità di raggiungere nuovi lettori, nonostante sia stato tradotto in 40 lingue e abbia venduto 26 milioni di copie dei suoi libri.
Quando dirigeva la rivista ‘Bianco e Nero', lei gli dedicò una monografia e lo ritrasse in due video interviste: qual era il vostro rapporto personale?
Lo definirei un legame cresciuto nel tempo, che infine ci ha visto diventare amici. Ricordo i suoi compleanni: da fumatori ci isolavamo in un angolo a scherzare e scambiarci opinioni politiche. Per ‘Bianco e Nero', gli proposi appunto una lunga video intervista, costringendolo ad impegnarsi per un ora e mezza a non toccare sigaretta in casa sua. Appena finito, l'abbiamo accesa insieme. Andrea sapeva coltivare l'amicizia e conquistare tutti con la sua semplicità. Quando al Byfest di Bari gli assegnammo il Premio Fellini tenne una masterclass al Teatro Petruzzelli, radunando fin dall'alba un'incredibile coda fuori dagli ingressi. C'era talmente tanta gente che almeno 500 persone non trovarono poi posto, ma attesero per ore che uscisse, solo per salutarlo. Con la sua umanità, ha rappresentato un fenomeno di popolarità personale non comune.
Qual è l'eredità di Camilleri?
La creazione di una nuova lingua sarà un tema importante nelle celebrazioni. Ma non per un banale discorso legato alla conservazione dei dialetti: Camilleri ha inventato un idioma che non esisteva, il vigatese, applicandolo a un territorio. La ricaduta che il suo lavoro ha avuto sulla Sicilia è enorme, anche per ciò che riguarda la valorizzazione dei luoghi. Un aspetto di identità cultuale. Ma forse la vera eredità ha a che fare con la fantasia e la capacità di inventare: lo straordinario talento creativo di Andrea rappresenta un riferimento per chiunque decida di fare il narratore.
Qual è la vostra reazione?






