Camminare all'indietro, i benefici per il cervello e la memoria
Perché camminare all’indietro fa bene e dovremmo iniziare a farlo La prima...
Perché camminare all'indietro fa bene e dovremmo iniziare a farlo
La prima cosa che ci viene in mente pensando al camminare all'indietro sono i gamberi. Tra gli animali sono loro che si spostano muovendosi al contrario. Oppure i bambini che lo fanno per giocare, e magari fanno anche arrabbiare i genitori, se lo fanno per strada senza stare attenti. Se i benefici del camminare tutti i giorni sono ben noti, quelli della camminata all'indietro lo sono meno. Forse perché lo si ritiene, appunto, un gioco fanciullesco o una pratica strana di una piccolissima compagine del mondo animale.
La camminata all'indietro, invece, presenta degli interessanti benefici per la salute del cervello e del corpo. Certo, ça va sans dire, non possiamo metterla in pratica nella nostra vita quotidiana, ma dedicarvi alcuni momenti quando siamo a casa (o in palestra) in totale sicurezza può aiutare a mantenere il cervello allenato e fa anche bene alle articolazioni. Vediamo nello specifico perché camminare all'indietro fa bene, secondo alcuni studi scientifici.
Quali sono i benefici della camminata all'indietro?
Anche nota come Retro Walking, o Backward Walking, la camminata all'indietro apporta benefici per la salute del cervello e del corpo, e a sostenerlo sono diversi studi scientifici e ricerche.
- Stimolazione cognitiva: invertire il nostro senso di marcia va a stimolare la corteccia prefrontale, una regione del cervello coinvolta nel controllo motorio, nella pianificazione, nelle decisioni, nel problem solving e nella memoria. Questo tipo di attività richiede una maggiore concentrazione rispetto alla normale camminata, perché sollecita la mente a muoversi in un modo che non ci è familiare e automatico, spingendola oltre i suoi limiti motori.
- Aumenta la memoria: uno studio pubblicato su Science Direct spiega come i movimenti all'indietro, tra cui la camminata, aiutino a ricordare meglio i fatti, andando a migliorare la memoria.
- Migliora l'equilibrio e la coordinazione: camminare al contrario coinvolge meccanismi cerebrali (e muscoli) che solitamente non vengono attivati durante la camminata normale. Questa attivazione può migliorare non solo l'equilibrio e la coordinazione dei movimenti, ma anche la memoria spaziale, cioè le nostre abilità di immagazzinare informazioni visivo-spaziali, come prova lo studio pubblicato su Sage Journals.
- Riduzione del carico sulle articolazioni: muoversi al contrario sollecita le articolazioni in modo diverso, riducendo lo stress sulle ginocchia e sulle anche, diventando uno strumento per alleviare il dolore cronico o derivante da problemi articolari, come riportato su ResearchGate.
- Miglioramento della forza muscolare: con questo tipo di movimento i muscoli presenti sul retro della gamba (come il bicipite femorale, il semimembranoso e il semitendinoso) e i glutei vengono attivati con maggiore intensità rispetto alla normale camminata. Questo porta a un potenziamento della forza muscolare e della stabilità.
- Miglioramento della postura: grazie alla maggiore forza muscolare coinvolta, si ottiene come risultato anche una postura più corretta, che può aiutare a prevenire il rischio di cadute, soprattutto negli anziani, secondo Science Direct.
In quali casi è utile camminare all'indietro?
Se volete migliorare la vostra memoria, ad esempio in vista di un esame importante, provate a ripetere le nozioni mentre camminate al contrario. Secondo gli studi la corteccia prefrontale si attiva non solo camminando al contrario, ma anche guardando un video al contrario, ad esempio l'immagine di un treno che procede all'indietro.
Camminare al contrario è poi utile in tutti i casi si voglia migliorare l'equilibrio e la coordinazione, e far lavorare dei muscoli che normalmente si attivano di meno.
Precauzioni per praticare la camminata all'indietro
Provare a camminare all'indietro piano e con calma nel corridoio di casa, magari sfruttando le pareti come appoggio di sicurezza, tenendo le braccia leggermente allargate. Se avete la possibilità, eseguite la camminata al contrario tenendovi a un corrimano. Anche in palestra ci si può muovere al contrario: potete farlo sul tapis roulant, andando molto piano e tenendovi alle maniglie laterali. Oppure con la Sled Pull, tirando la “slitta” dei pesi. Un altro modo più soft e sicuro in palestra è su alcuni macchinari come la cyclette o l'ellittica, dove è possibile pedalare al contrario. Lo sforzo cerebrale, in questo caso, sarà però ridotto. Ma è senz'altro un modo più semplice per iniziare a prendere dimestichezza con questo modo di muoversi a cui non siamo abituati.
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