Canone Rai, la replica di Salvini a FI: "Peace and love". Nessuna crisi

"Peace and love...". Risponde così il vicepremier e ministro Matteo Salvini a chi gli chiede un commento alle parole di Raffaele Nevi di Forza Italia, che ha definito il leader della Lega 'parac**etto". Replica che arriva sulla scia dei contrasti tra i due partiti della maggioranza dopo il voto contrario degli azzurri al taglio del canone Rai, contenuto in un emendamento del Carroccio che voleva portarlo da 90 a 70 euro. Il portavoce nazionale di FI, Raffaele Nevi, aveva affondato: "Salvini fa un po' il parac**etto e dice che nel programma c'è anche la riduzione della pressione fiscale per difendere l'emendamento bocciato sul canone Rai", ha detto ad Affaritaliani consigliando alla Lega: "Si dia una calmata, abbassi i toni e torniamo a parlarci di più". Ma il caso è scoppiato, tanto che poi l'azzurro ha corretto il tiro: "Se le mie parole sono suonate offensive per Salvini mi scuso, travisato il mio pensiero".   Nel frattempo l'altro vicepremier e leader di FI Antonio Tajani ha get

Canone Rai, la replica di Salvini a FI: "Peace and love". Nessuna crisi

"Peace and love...". Risponde così il vicepremier e ministro Matteo Salvini a chi gli chiede un commento alle parole di Raffaele Nevi di Forza Italia, che ha definito il leader della Lega 'parac**etto". Replica che arriva sulla scia dei contrasti tra i due partiti della maggioranza dopo il voto contrario degli azzurri al taglio del canone Rai, contenuto in un emendamento del Carroccio che voleva portarlo da 90 a 70 euro. Il portavoce nazionale di FI, Raffaele Nevi, aveva affondato: "Salvini fa un po' il parac**etto e dice che nel programma c'è anche la riduzione della pressione fiscale per difendere l'emendamento bocciato sul canone Rai", ha detto ad Affaritaliani consigliando alla Lega: "Si dia una calmata, abbassi i toni e torniamo a parlarci di più". Ma il caso è scoppiato, tanto che poi l'azzurro ha corretto il tiro: "Se le mie parole sono suonate offensive per Salvini mi scuso, travisato il mio pensiero".

 

Nel frattempo l'altro vicepremier e leader di FI Antonio Tajani ha gettato acqua sul fuoco: "Nessun litigio" nella maggioranza, "abbiamo votato come preannunciato contro un emendamento che non condividevamo perché quei 430 milioni secondo noi possono essere utilizzati per ridurre le aliquote Irpef e aiutare il ceto medio a pagare meno tasse. Nessuna ripicca, non litigo con nessuno e non c'è nessun problema, la maggioranza è solidissima, la sinistra non si faccia illusioni, andremo avanti fino a fine legislatura e continueremo a governare l'Italia bene". Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida di FdI e il ministro leghista dell'Economia Giancarlo Giorgetti a loro volta hanno contribuito a sgonfiare il caso. Poi l'invito "pacifista" di Salvini, che tuttavia argomenta: "Mi rifiuto di pensare che Tajani faccia l'interesse di un'azienda privata, sul canone abbiamo riproposto il passaggio dell'anno scorso non è novità, la maggioranza l'ha approvato l'anno scorso e io non cambiato idea, qualcuno sì, ma non mi fa effetto". Nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa, il leader della Lega ricorda: "Berlusconi ci ha insegnato che ogni taglio di tasse è una buona notizia per il paese, ieri c'è stata una maggioranza diversa rispetto a quella che governa, ma non è questo che mette in discussione il governo o che irrita i miei nervi, oggi niente e nessuno può farmi arrabbiare". 

 

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