Cariaggi, nel 2025 investimenti per 4,6 mln in innovazione e green

Cariaggi si conferma tra i protagonisti di Pitti Filati, portando alla 96esima edizione della fiera fiorentina la propria proposta primavera/estate 2026 all’insegna del connubio tra innovazione e tradizione, con materiali adatti a un “lusso senza tempo” e al contempo vicini a un’idea di sostenibilità. Sullo sfondo, un 2024 che si è chiuso in flessione del […]

Cariaggi, nel 2025 investimenti per 4,6 mln in innovazione e green
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Cariaggi si conferma tra i protagonisti di Pitti Filati, portando alla 96esima edizione della fiera fiorentina la propria proposta primavera/estate 2026 all’insegna del connubio tra innovazione e tradizione, con materiali adatti a un “lusso senza tempo” e al contempo vicini a un’idea di sostenibilità.

Sullo sfondo, un 2024 che si è chiuso in flessione del 13% rispetto all’anno precedente, archiviato a quota 140 milioni di euro, “in linea con il clima di complessità che ha permeato tutto il settore”, ha raccontato a Pambianconews Cristiana Cariaggi, membro del consiglio di amministrazione e direttrice sustainability dell’azienda tessile, partecipata (con quote di minoranza) da Brunello Cucinelli e Chanel.

“Viviamo in un mondo ormai globalizzato, quindi inevitabilmente i conflitti, le criticità climatiche, le crisi economiche, si ripercuotono su tutti i settori e su tutti gli attori di ogni filiera”, prosegue Cariaggi. Guardando, per esempio, alle aree attualmente in conflitto, dal Medio Oriente alla Russia e Ucraina, “noi siamo interessati in maniera indiretta – spiega la manager – perché vi si interfacciano i nostri brand, in un effetto domino”.

Ma emerge ottimismo per il 2025 ormai avviato: “Si prospetta un anno di riequilibrio, che ci auguriamo si riveli in linea o addirittura migliore del 2024. È ancora presto per fare delle previsioni, ma pare ci siano maggiori spiragli di speranza per tutto il settore, come si percepisce tra gli operatori che ne fanno parte, alle fiere per esempio”.

Se, in quanto player che lavora per il lusso, “tutti i mercati sono strategici, perché i loro mercati sono i nostri”, in termini i vendite dirette è l’Italia a farla da padrone per Cariaggi, mentre l’estero oscilla tra il 30% e il 40% sul totale.

Proseguono, intanto, gli investimenti del player sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità. Se tra il 2023 e il 2024 erano stati stanziati quasi 6 milioni di euro, il 2025 inaugura un nuovo capitolo da circa 4,6 milioni di investimenti destinati a nuove strutture, potenziamento di quelle esistenti, rinnovamento dei macchinari, ricerca in nuove tecnologie, anche in chiave più sostenibile, formazione. Tutte mosse, dunque, per mantenere l’azienda al passo con i tempi e fare sì che resti competitiva su un mercato che corre.

Sul versante degli investimenti lungo la filiera, Cariaggi è anche entrato nel capitale di Ritorcitura Vignolini, di cui ha acquisito il 25 per cento. L’operazione, spiega l’imprenditrice, non è che il naturale coronamento di una collaborazione di lunga data con la realtà pratese fondata nel 1970, nella rete di terzisti di Cariaggi.

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