Cassa integrazione Pmi moda in deroga fino al 31 gennaio

Il Governo ha messo sul piatto altri 36,8 milioni di euro, dopo i 72,6 del 2024, per sostenere le Pmi del settore moda, che navigano attualmente in un mare in tempesta e ha prorogato la cassa integrazione fino al 31 gennaio, raggiungendo le dodici settimane, come previsto dal nuovo dal Dl 160 recentemente approvato. In […]

Cassa integrazione Pmi moda in deroga fino al 31 gennaio
https://www.pambianconews.com/wp-content/uploads/2025/01/chanel_2024-25-metiers-dart-montex-look-10_copyright-chanel-HD.jpg

Il Governo ha messo sul piatto altri 36,8 milioni di euro, dopo i 72,6 del 2024, per sostenere le Pmi del settore moda, che navigano attualmente in un mare in tempesta e ha prorogato la cassa integrazione fino al 31 gennaio, raggiungendo le dodici settimane, come previsto dal nuovo dal Dl 160 recentemente approvato. In aiuto alle aziende che contano fino a 15 dipendenti, le misure di sostegno vogliono dunque limitare i danni della crisi occupazionale nel settore che, stando a quanto riportato da Camera Nazionale della Moda Italiana, chiuderà il 2024 poco sotto i 96 miliardi di euro, segnando una flessione del 5,3% sul 2023 (dati che includono anche gioielleria, orologi e beauty). Nello specifico, infatti, pelletteria e calzature, secondo Confindustria Accessori Moda, subisce un calo maggiore che si attesta a poco più dell’8 per cento.

L’allungamento dei termini per richiedere la cassa integrazione e lo stanziamento di ulteriori risorse aumenta i margini di manovra delle imprese in difficoltà, soprattutto dopo la lunga attesa della circolare Inps per l’effettiva erogazione dei soldi, e, inoltre, nell’emendamento vengono aggiunte altre attività da salvaguardare, quali le lavorazioni di montatura e saldatura di accessori della moda tra cui produzione di metalli preziosi e semilavorati, trattamento di metalli, fabbricazione di stampi e di macchine utensili per la lavorazione di metalli o di impianti per il trattamento dei tessili, macchine da cucire e maglieria, o che fabbricano apparecchi per l’industria delle pelli, cuoio e delle calzature.

Nel primo semestre 2024 la cassa integrazione era stata usata da oltre un’azienda su quattro (26%) e ciò che si prevede per il 2025 è che le misure non saranno comunque necessarie a fronteggiare la crisi, motivo per il quale, con difficoltà, saranno costrette a fare ricorso alle procedure per gli ammortizzatori sociali più complessi come Cig straordinaria e Contratti di solidarietà, come ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente di Confindustria Moda, Sergio Tamborini.

Qual è la vostra reazione?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow