Caterina Maniaci: messa, messaggi e internet, ecco il riposo del Papa in ospedale

La finestra da cui solitamente si affaccia il Papa per pregare all'Angelus, la domenica mattina, è chiusa. Fa un certo effetto, non succede mai, se non in momenti drammatici. Il Papa è in ospedale, da venerdì scorso, non ci sarà in questa mattina di sole, i fedeli sono pochi, a piccoli gruppi, mentre la basilica è mezza vuota, nonostante si stia celebrando la messa per il Giubileo degli artisti, l'assenza del Pontefice ha probabilmente ha dissuaso molti a partecipare, il che comincia a far preoccupare per i prossimi, incalzanti appuntamenti della fitta agenda dell'Anno Santo. E proprio il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, nella messa celebrata a San Pietro si rivolge ai presenti dicendo che «il nostro primo pensiero va a Papa Francesco. Preghiamo per la sua salute, ringraziamo la visione, il sostegno che lui ci offre sempre». La lettura dell'omelia “prevista” da Francesco per la celebrazione è un richiamo al passo delle Beatitud

Caterina Maniaci: messa, messaggi e internet, ecco il riposo del Papa in ospedale

La finestra da cui solitamente si affaccia il Papa per pregare all'Angelus, la domenica mattina, è chiusa. Fa un certo effetto, non succede mai, se non in momenti drammatici. Il Papa è in ospedale, da venerdì scorso, non ci sarà in questa mattina di sole, i fedeli sono pochi, a piccoli gruppi, mentre la basilica è mezza vuota, nonostante si stia celebrando la messa per il Giubileo degli artisti, l'assenza del Pontefice ha probabilmente ha dissuaso molti a partecipare, il che comincia a far preoccupare per i prossimi, incalzanti appuntamenti della fitta agenda dell'Anno Santo. E proprio il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, nella messa celebrata a San Pietro si rivolge ai presenti dicendo che «il nostro primo pensiero va a Papa Francesco. Preghiamo per la sua salute, ringraziamo la visione, il sostegno che lui ci offre sempre». La lettura dell'omelia “prevista” da Francesco per la celebrazione è un richiamo al passo delle Beatitudini proclamato durante la liturgia. Parole che «ribaltano la logica del mondo» invitando a «guardare la realtà con occhi nuovi» riconoscendo la bellezza «persino nella fragilità e nella sofferenza».

Intanto, altri fedeli si sono radunati davanti all'ospedale Gemelli, di Roma, per dimostrare al propria vicinanza a Francesco. Qualcuno sottolinea il fatto che il Pontefice lavora troppo e non si risparmia, in tanti vogliono far sapere che pregano intensamente affinché possa guarire e tornare presto in pubblico, «ne abbiamo bisogno». Magari sperano che il Papa si affacci dal terrazzino del decimo piano del Gemelli, per un Angelus in differita, com'è accaduto in occasione di altri ricoveri. Non lo farà e del resto non era previsto. Nessun bollettino ufficiale in mattinata, ma ci pensa il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, a far trapelare qualche notizia alle agenzie e ai colleghi giornalisti presenti in sala stampa. «Il Papa ha dormito bene, una bella notte di sonno, ha fatto colazione e ha letto i quotidiani come fa abitualmente, prosegue la terapia» spiega Bruni, ribadendo quanto affermato precedentemente: «Solita routine ospedaliera, ma con l'imposizione medica del più assoluto riposo».

 

 

Il testo del breve discorso che il pontefice avrebbe voluto pronunciare è comunque stato reso pubblico. Nel testo, Francesco ricorda che oggi è la giornata più importante della tre giorni dedicata al Giubileo degli Artisti: «Desidero salutare tutti gli artisti che hanno partecipato: avrei voluto essere in mezzo a voi ma, come sapete, mi trovo qui al Policlinico Gemelli perché ho ancora bisogno di un po' di cure per la mia bronchite». Il Papa cita quindi ancora la «bronchite», ma la preoccupazione dei medici è legata soprattutto all'infezione - tuttora in atto - delle vie respiratorie, come sottolineato dai bollettini medici. Ai medici del Gemelli e al personale sanitario che lo assiste in quest'ennesima prova il pontefice ha voluto porgere un ringraziamento nel testo per l'Angelus: «Vorrei ringraziare i medici e gli operatori sanitari di questo ospedale per la loro premura: svolgono un lavoro prezioso e tanto faticoso, sosteniamoli con la preghiera». Infine l'appello per la pace: «Invito tutti a continuare a pregare per la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan».

La Sala Stampa della Santa Sede nel tardo pomeriggio di questa domenica così diversa diffonde poi in un comunicato il bollettino medico ufficiale: «Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Le condizioni cliniche sono stazionarie e prosegue l'iter diagnostico terapeutico prescritto dallo staff medico. Questa mattina ha ricevuto l'Eucarestia ed ha seguito la Santa Messa in televisione. Il pomeriggio ha alternato la lettura al riposo». Riposo, anzi riposo assoluto che i medici continuano a prescrivere al paziente. Il Papa è tornato a postare su X: «Vi ringrazio per l'affetto, la preghiera e la vicinanza con cui mi state accompagnando in questi giorni», scrive Bergoglio, ribadendo il pensiero già espresso nell'Angelus domenicale. In un secondo post X pubblicato dopo pochi minuti, il Papa linka l'omelia inviata per la Messa del Giubileo degli Artisti, con un suo commento. A chi poi lo ha potuto avvicinare in ospedale Francesco è apparso sereno e sempre pronto alla battuta. Per esempio all'ovvia domanda su come sta, avrebbe risposto con la sua risposta ormai iconica: «Sono ancora vivo».

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