Chiude l'agenzia degli spioni Equalize: crollo di clienti dopo l'inchiesta

Se le spie sono indagate o ai domiciliari e i clienti non si fidano più, significa che guardare dal buco della serratura e infiltrarsi negli archivi per ottenere abusivamente informazioni personali non sono attività che giovano alle agenzie di investigazione. Chiude infatti Equalize, la società accusata di aver fatto accessi illegali agli archivi delle forze dell'ordine per ottenere informazioni riservate su persone e società e definita dai pm di Milano come "un pericolo per la democrazia". Lo riporta oggi Repubblica. Equalize, guidata dal presidente di Fondazione Fiera Enrico Pazzali (indagato) e dall'ex super poliziotto Carmine Gallo (ai domiciliari) e situata a due passi dal duomo, al quinto piano di un elegante palazzo, "è sotto il controllo di un amministratore giudiziario e va verso la liquidazione".      Manca al momento l'ufficialità, ma, stando a quanto si legge, i soci "hanno dato l'assenso". La rete di spioni e di spiati era emersa, lo scorso autunno, dall'inchiesta del

Chiude l'agenzia degli spioni Equalize: crollo di clienti dopo l'inchiesta

Se le spie sono indagate o ai domiciliari e i clienti non si fidano più, significa che guardare dal buco della serratura e infiltrarsi negli archivi per ottenere abusivamente informazioni personali non sono attività che giovano alle agenzie di investigazione. Chiude infatti Equalize, la società accusata di aver fatto accessi illegali agli archivi delle forze dell'ordine per ottenere informazioni riservate su persone e società e definita dai pm di Milano come "un pericolo per la democrazia". Lo riporta oggi Repubblica. Equalize, guidata dal presidente di Fondazione Fiera Enrico Pazzali (indagato) e dall'ex super poliziotto Carmine Gallo (ai domiciliari) e situata a due passi dal duomo, al quinto piano di un elegante palazzo, "è sotto il controllo di un amministratore giudiziario e va verso la liquidazione". 

 

 

Manca al momento l'ufficialità, ma, stando a quanto si legge, i soci "hanno dato l'assenso". La rete di spioni e di spiati era emersa, lo scorso autunno, dall'inchiesta del pm De Tommasi e del collega della Dna Antonio Ardituro, con il capo della procura di Milano Marcello Viola e l'aggiunta Alessandra Dolci, che hanno coordinato il lavoro dei carabinieri di Varese. I fabbricanti di dossier, presto diventati un punto di riferimento per chi andava alla ricerca di questo genere di servizi, agivano o per interesse personale o su commissione di gente benestante e mettevano nel mirino personaggi come Marcell Jacobs, la famiglia La Russa e Alex Britti. Rispetto ad altre società simili, Equalize aveva il vantaggio di poter ottenere informazioni riservate attraverso accessi illegali a diverse banche dati tra cui lo SDI, l'archivio che contiene informazioni utili per la sicurezza e l'ordine pubblico rilevate da tutte le forze dell'ordine. 

 

 

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