Cinque Minuti, Cerno: perché sui dazi dobbiamo temere più Ursula di Trump

Donald Trump e l'Unione Europea, un amore ancora non sbocciato. L'avvertimento del presidente degli Stati Uniti riguardo alla volontà della sua amministrazione di imporre dazi del 25% sulle importazioni di auto e altri prodotti provenienti dall'Ue è andata di traverso alla Commissione europea targata Ursula von der Leyen. Il quesito sorge allora spontaneo: in virtù degli ottimi rapporti instaurati da Giorgia Meloni con il tycoon, dobbiamo comunque allertarci? “Quel che mi preoccupa è che se anche Trump dovesse scegliere dazi diversi per i singoli Paesi, se l'Europa reagisce, lo fa insieme. Cioè è la Commissione con Ursula von der Leyen che decide come si reagisce”. Parola di Tommaso Cerno, intervenuto dallo studio di Cinque Minuti, programma dell'access prime time di Rai 1 condotto da Bruno Vespa. Il direttore de Il Tempo, dunque, sostiene che nel comparare le due circostanze, sia da temere di più il comportamento della presidente belga, piuttosto che le puntate al rialzo di Trump nell

Cinque Minuti, Cerno: perché sui dazi dobbiamo temere più Ursula di Trump

Donald Trump e l'Unione Europea, un amore ancora non sbocciato. L'avvertimento del presidente degli Stati Uniti riguardo alla volontà della sua amministrazione di imporre dazi del 25% sulle importazioni di auto e altri prodotti provenienti dall'Ue è andata di traverso alla Commissione europea targata Ursula von der Leyen. Il quesito sorge allora spontaneo: in virtù degli ottimi rapporti instaurati da Giorgia Meloni con il tycoon, dobbiamo comunque allertarci? “Quel che mi preoccupa è che se anche Trump dovesse scegliere dazi diversi per i singoli Paesi, se l'Europa reagisce, lo fa insieme. Cioè è la Commissione con Ursula von der Leyen che decide come si reagisce”. Parola di Tommaso Cerno, intervenuto dallo studio di Cinque Minuti, programma dell'access prime time di Rai 1 condotto da Bruno Vespa. Il direttore de Il Tempo, dunque, sostiene che nel comparare le due circostanze, sia da temere di più il comportamento della presidente belga, piuttosto che le puntate al rialzo di Trump nell'ambito della trattativa sui dazi.

 

 

 

Cerno spiega quale atteggiamento dovrebbe tenere l'Italia in un simile contesto: “Dobbiamo fare attenzione a non crearci più problemi dall'Europa, cioè di dover temere più von der Leyen in questa reazione politica che non tiene conto ancora della trattativa, della proposta reale, forse di quanto dobbiamo temere le parole di Trump finché non diventano fatti”. Anche Federico Rampini, noto editorialista del Corriere della Sera in collegamento con lo studio di Vespa, non lascia trasparire apprensione per le parole di Trump: “Insultare, minacciare, intimidare chi sta seduto dall'altra parte del tavolo fa parte delle sue tattiche negoziali, l'abbiamo visto con il Canada, con il Messico, anche con Panama”.

 

 

 

Come detto, l'Italia potrebbe subire un trattamento di favore in virtù dell'alleanza che Meloni ha immediatamente edificato con il governo repubblicano statunitense. Ciò, visto in una prospettiva differente, potrebbe metterla in imbarazzo rispetto al resto delle potenze europee come ha detto il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti? Anche questa è una questione sulla quale il direttore Cerno avanza le sue tesi: “Giorgetti ha paura della reazione, però in effetti le condizioni dei paesi europei sono molto diverse: la Germania è un grande esportatore di automobili e quindi un margine enorme di trattativa come abbiamo sentito esisterebbe. L'Italia ha un made in Italy molto più variegato e molto più unico nel suo genere, per cui Trump potrebbe colpire diversamente non solo per simpatia, ma anche perché l'America nella sua bilancia commerciale che è in disavanzo da tantissimi anni potrebbe colpire dove gli conviene. Oggi – chiude Cerno - l'Italia che è in una posizione di forza rispetto ad altri paesi anche politica deve fare da pacere, non può mostrarsi in Europa come un pericolo”.

Qual è la vostra reazione?

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