Colloqui intimi in carcere: le nuove linee guida ministeriali

Aprile 13, 2025 - 08:30
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Colloqui intimi in carcere: le nuove linee guida ministeriali

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Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) ha ufficializzato le nuove disposizioni che regolano i colloqui intimi in carcere, in linea con l’esercizio del diritto all’affettività per le persone detenute.


Le linee guida, firmate il 12 aprile 2025 dalla capo dipartimento facente funzione Lina Di Domenico, sono state inviate ai Provveditori regionali, ai Direttori degli istituti e ai Comandanti di reparto, e rappresentano un primo passo concreto nell’attuazione della storica sentenza n. 10/2024 della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto come fondamentale il diritto a coltivare legami affettivi anche durante la detenzione.

Le nuove linee guida rappresentano un passo significativo nel riconoscimento della dimensione emotiva e relazionale della pena, introducendo un elemento di umanizzazione nel sistema carcerario italiano e offrendo uno strumento in più per favorire la rieducazione e il reinserimento delle persone detenute.

I colloqui “intimi” affiancheranno quelli visivi tradizionali

Il provvedimento mira a garantire incontri privati in carcere, disciplinando in modo puntuale destinatari, frequenza e modalità di svolgimento dei cosiddetti “colloqui intimi”, che si affiancheranno a quelli visivi tradizionali. Ogni detenuto potrà accedervi con la stessa frequenza prevista per i colloqui visivi – generalmente mensile – per una durata massima di due ore.

Chi sono i beneficiari?

A beneficiare della nuova misura potranno essere esclusivamente i partner affettivi riconosciuti: coniugi, uniti civilmente o conviventi di lungo corso. L’accertamento del legame sarà a carico del Direttore dell’istituto e, in alcuni casi, dell’Autorità Giudiziaria. Tuttavia, per chi ha già accesso ai colloqui visivi o telefonici, l’idoneità sarà valutata automaticamente.

Secondo un censimento condotto dal DAP con dati aggiornati a dicembre 2024, quasi 17.000 persone detenute risulterebbero potenzialmente idonee.

Chi sono esclusi?

Tuttavia, non tutti potranno usufruirne. Restano esclusi i detenuti sottoposti a regimi detentivi speciali (come quelli previsti dagli articoli 41-bis e 14-bis dell’Ordinamento Penitenziario), coloro che hanno già ottenuto un permesso premio nell’anno di riferimento, e chi ha ricevuto una sanzione disciplinare negli ultimi sei mesi. L’accesso sarà inoltre precluso a chi viene trovato in possesso di droghe, telefoni cellulari o oggetti considerati pericolosi.

Adeguamento logistico

Un altro aspetto cruciale riguarda l’adeguamento logistico delle carceri. I Provveditori dovranno individuare le strutture idonee e predisporre gli interventi organizzativi per garantire il diritto anche a chi è ristretto in istituti non ancora attrezzati. Gli incontri si svolgeranno in ambienti appositi, dotati di letto e servizi igienici, privi di chiusure interne e controllati esternamente dal personale della Polizia penitenziaria. Prima e dopo ogni incontro, il locale verrà ispezionato per garantire la sicurezza.

Colloqui intimi in carcere: le nuove linee guida ministeriali

Qui il documento completo.

 

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