"Condizioni complesse". Papa Francesco, la Santa Sede "viola" lo stop al bollettino: cosa filtra dal Gemellio

Niente bollettno dal Gemelli? Ci pensa la Santa Sede. Le condizioni cliniche di Papa Francesco restano "stabili nella complessità". Quindi la prognosi resta ancora riservata, con tutti i rischi che restano. La Sala Stampa del Vaticano ha confermato che il Pontefice riceve di continuo l'ossigenazione ad alti flussi. Nella notte, però, indossa la maschera per l'ossigeno per riposare meglio. Jorge Bergoglio ha trascorso l'intera giornata tra riposo e preghiera: "20 minuti nella cappellina posta nell'appartamento papale al decimo piano dell'ospedale". Ma c'è stato spazio anche per la fisioterapia respiratoria e le terapie per la polmonite bilaterale.  Tra i fedeli, però, regna ancora la paura. "Aveva una voce così sofferente", hanno detto in tanti dei fedeli e dei pazienti che continuano ad affollarsi in pellegrinaggio davanti alla statua di Giovanni Paolo II al Gemelli, commentando il messaggio audio di ieri di Papa Francesco. Le persone portano coroncine del rosario, lumini, candele e l

"Condizioni complesse". Papa Francesco, la Santa Sede "viola" lo stop al bollettino: cosa filtra dal Gemellio

Niente bollettno dal Gemelli? Ci pensa la Santa Sede. Le condizioni cliniche di Papa Francesco restano "stabili nella complessità". Quindi la prognosi resta ancora riservata, con tutti i rischi che restano. La Sala Stampa del Vaticano ha confermato che il Pontefice riceve di continuo l'ossigenazione ad alti flussi. Nella notte, però, indossa la maschera per l'ossigeno per riposare meglio. Jorge Bergoglio ha trascorso l'intera giornata tra riposo e preghiera: "20 minuti nella cappellina posta nell'appartamento papale al decimo piano dell'ospedale". Ma c'è stato spazio anche per la fisioterapia respiratoria e le terapie per la polmonite bilaterale. 

Tra i fedeli, però, regna ancora la paura. "Aveva una voce così sofferente", hanno detto in tanti dei fedeli e dei pazienti che continuano ad affollarsi in pellegrinaggio davanti alla statua di Giovanni Paolo II al Gemelli, commentando il messaggio audio di ieri di Papa Francesco. Le persone portano coroncine del rosario, lumini, candele e li posano accanto a tutti gli altri ceri, disegni e fiori che circondano il monumento a Karol Wojtyla. Un "altarino" con pensieri dedicati al pontefice provenienti da tutto il mondo e da diverse realtà, come scuole e comunità religiose, che con il passare dei giorni si arricchisce sempre più di preghiere e speranze dei tanti che si susseguono in orazione. Qualcuno non nasconde le lacrime, come Frida dal Perù che per la quarta volta è in preghiera al Gemelli con lo sguardo rivolto al decimo piano dell'ospedale.

 

"È nelle mani di Dio. Il Signore gli darà forza e coraggio", dice a mani giunte. Maria Cristina, Paolo e Maria Teresa sono inteneriti dalla voce di Francesco. "Ci ha messo ancora più preoccupazione, e poi parlava nella sua lingua, aveva proprio il cuore tra le mani", raccontano. "Si sente che sta molto male. Ma ho assistito alla sofferenza di mio padre e so che i miracoli esistono", dice speranzosa poi una donna insieme al papà che è in cura per un tumore. Un'altra fedele, Valentina, arrivata in preghiera davanti alla statua di Giovanni Paolo II, racconta di essere stata "rincuorata" dal messaggio del Papa: "con il carattere che ha si rimetterà".

 

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