Confindustria Toscana Centro e Costa a sostegno della pelletteria fiorentina

Confindustria Toscana Centro e Costa scende in campo per il rinnovamento del distretto toscano della pelle. Come annunciato al tavolo metropolitano di Firenze, è stato avviato dall’ente un laboratorio collaborativo per accompagnare il distretto della pelletteria fiorentina nel futuro, con il supporto metodologico di PwC Italia, nello specifico attraverso l’esperienza di Erika Andreetta, partner Emea Fashion & Luxury leader.

La prima fase del progetto consiste in una call to action rivolta a tutti gli attori del settore: imprese che operano nella grande filiera della pelletteria, istituzioni e organizzazioni sindacali. Consisterà in un momento di ascolto delle diverse industrie protagoniste del settore, coordinato da PwC Italia che individuerà le esigenze delle stesse e, in una seconda fase, fornirà una consulenza organizzativa e strategica al distretto. Il progetto si pone l’obiettivo di definire gli strumenti necessari per intraprendere un percorso di rinnovamento per le imprese del settore che operano nel territorio.

Al riguardo Andreetta ha spiegato: “Vogliamo offrire, fin dai primi momenti di ascolto, supporto alle aziende del distretto attraverso tre pilastri: valorizzazione dell’imprenditorialità, che si traduce non solo in un focus sul prodotto ma anche sulla capacità di investire e rischiare; volontà di fare aggregazione e, infine, spinta alla competitività, che significa lavorare sull’innovazione tecnologica per ottenere efficienza”.

Ricorda Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa: “È un vero e proprio invito a tutti gli imprenditori, istituzioni e sindacati a lavorare insieme per tracciare le direttrici di un nuovo futuro”.

L’area fiorentina – guardando ai dati relativi al 2024 – conta circa 6.522 unità produttive, che occupano quasi 43 mila addetti e che nei primi nove mesi del 2024, hanno registrato un aumento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (cig) superiore al 200% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’obiettivo a medio termine – spiegano gli attori coinvolti – è “individuare progetti e risorse funzionali ad accompagnare gli imprenditori in un percorso verso acque meno agitate ma certamente nuove rispetto al passato”.

I prossimi mesi e anni, in particolare, saranno cruciali per le imprese del settore moda e della pelletteria, poiché “dovranno essere capaci di unire a precisione e qualità dei manufatti, la flessibilità produttiva di volumi, l’innovazione e nuove competenze per soddisfare le esigenze di mercato; da produttori a generatori di valore, questa è la sfida che li attende per guardare oltre e avere un ruolo importante nel panorama internazionale”.

In quest’ottica, il progetto vuole essere uno spazio di aggregazione in cui “si creano strumenti concreti e se ne accelera l’utilizzo”.

Conclude Bigazzi: “Con questo progetto, Confindustria vuole fare la sua parte, portando la voce degli imprenditori nella definizione di un nuovo modello di politica industriale”.