Corea, l’Italia si conferma partner strategico. Import moda giù dell’11% nel 2024

Cala il sipario sulla seconda edizione coreana in Italia di Milan loves Seoul, appuntamento che approfondisce lo scambio culturale tra Italia e Corea del Sud. Tenutasi durante i giorni di Milano fashion week 2025 nella cornice di Palazzo Bovara, la quattro giorni (dal 28 febbraio al 3 marzo) ha ospitato eventi che hanno celebrato il design, […]

Corea, l’Italia si conferma partner strategico. Import moda giù dell’11% nel 2024
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Cala il sipario sulla seconda edizione coreana in Italia di Milan loves Seoul, appuntamento che approfondisce lo scambio culturale tra Italia e Corea del Sud. Tenutasi durante i giorni di Milano fashion week 2025 nella cornice di Palazzo Bovara, la quattro giorni (dal 28 febbraio al 3 marzo) ha ospitato eventi che hanno celebrato il design, il beauty e l’innovazione made in Korea per un totale di oltre 4mila visitatori, con un focus sulle nuove tendenze e facendo da ponte tra l’heritage dei due Paesi.

Il progetto, ideato da Ylenia Basagni e Marcella Di Simone insieme ai soci Paolo Rossanigo, Daniele Capogna, Alessandro Pitzalis e Lucio Rado, è nato con l’obiettivo di valorizzare la creatività emergente e promuovere collaborazioni strategiche tra i due mercati. “Il nostro intento è sempre stato quello di creare un ponte culturale tra Italia e Corea, dando visibilità ai talenti emergenti e favorendo un dialogo tra due realtà che condividono un profondo rispetto per il design e l’innovazione”, ha commentato a Pambianconews la founder Marcella Di Simone.

L’evento si inserisce in un contesto di crescente interesse per il mercato della moda coreano, che nel 2024 ha raggiunto un valore stimato di 3,4 miliardi di dollari (circa 3,5 miliardi di euro). Secondo l’Agenzia Ice, nonostante un contesto economico segnato da inflazione, stagnazione e aumento dei tassi di interesse, il settore ha dimostrato una notevole capacità di adattamento grazie all’espansione dell’e-commerce (che l’agenzia stima rappresenterà circa il 32% delle vendite totali nel 2025), all’attenzione per la sostenibilità e alla ridefinizione delle strategie produttive in risposta ai cambiamenti climatici. Nello specifico, tuttavia, nell’ultimo biennio, le importazioni di articoli del settore moda dall’Italia verso la Corea del Sud hanno mostrato un andamento contrastante, riflettendo le dinamiche di un mercato in evoluzione. Il 2024, in particolare, è stato un anno di forti contrasti: dopo un’inizio promettente, caratterizzato da aspettative di ripresa, il secondo semestre ha evidenziato un rallentamento, con vendite stagnanti e una crescita complessiva limitata al 2,3 per cento.

Nel corso degli anni, l’Italia si è affermata come uno dei principali fornitori del mercato coreano, con particolare rilevanza nei settori dell’abbigliamento, della pelletteria e delle calzature. Le importazioni italiane di abbigliamento hanno rappresentato il 7% del totale nel 2024 (-11% scendendo a 867 milioni di dollari), mentre la quota di mercato italiana per la pelletteria è scesa al 33,5%, pur mantenendo il primato nel segmento premium. “Dobbiamo essere in grado di rispondere ai cambiamenti di mercato e alle nuove esigenze dei consumatori coreani, che ricercano prodotti di alta qualità ma anche sostenibili ed etici. Il made in Italy ha tutte le carte in regola per mantenere la sua leadership, ma è fondamentale innovare e comunicare efficacemente il valore dei nostri prodotti”, ha asserito Di Simone. Le nuove generazioni coreane sono sempre più attratte da marchi emergenti e da prodotti che rispecchiano valori di sostenibilità e innovazione. “L’obiettivo di Milan loves Seoul è proprio quello di intercettare queste tendenze e creare opportunità di business per i brand italiani e coreani, favorendo una contaminazione creativa che possa rafforzare la presenza del made in Italy in Corea e viceversa – ha affermato la founder del progetto -. Siamo convinti che il futuro della moda passi attraverso la collaborazione tra culture diverse e la capacità di interpretare le esigenze di un mercato in continua evoluzione”.

La manifestazione si è aperta con una cerimonia inaugurale che ha visto la partecipazione di istituzioni di rilievo come il Consolato generale della Repubblica di Corea, Camera Showroom Milano e Federmoda Milano. Nei giorni successivi, il pubblico ha avuto l’opportunità di esplorare le collezioni dei designer coreani, partecipare a masterclass sulla moda e il mercato coreano, e immergersi nell’universo beauty con esperienze interattive e presentazioni di nuovi prodotti.

La seconda edizione coreana in Italia ha esplorato il tema ‘Seoul sense: seek fashion, pure beauty’, un concept che riflette l’approccio contemporaneo della moda coreana, enfatizzando l’armonia tra estetica e funzionalità. I 14 brand coreani selezionati hanno presentato le proprie collezioni caratterizzate da trasparenze, silhouette fluide e materiali sostenibili, evidenziando l’evoluzione stilistica della K-fashion, che continua a imporsi come protagonista nel panorama internazionale. A fianco della moda, anche il beauty coreano ha avuto un ruolo di primo piano, con il lancio esclusivo di marchi che coniugano ingredienti naturali e tecnologia avanzata.

L’evento si è infine concluso con un fashion show che ha portato in passerella le creazioni di otto designer selezionati, celebrando il perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione, minimalismo ed espressività.

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