Corning Gorilla Glass, indagine antitrust dell'UE per pratiche anticoncorrenziali
Nel mirino gli accordi con gli OEM e i "finitori".
Corning è indagata in Europa per presunto abuso di posizione dominante sul mercato dei vetri protettivi per gli schermi. L'indagine formale antitrust avviata dalla Commissione Europea riguarda in particolare il vetro alcalino-alluminosilicato (Alkali-AS), noto commercialmente come Gorilla Glass e diffusamente utilizzato su smartphone, tablet e smartwatch (il più resistente attualmente è Corning Gorilla Glass Armor, debuttato su Galaxy S24 Ultra ed evoluzione di Victus 2).
Le autorità comunitarie ipotizzano che la società americana abbia distorto la concorrenza stipulando accordi anticoncorrenziali di fornitura esclusiva con gli OEM e con le aziende che trasformano il vetro grezzo (c.d. finitore), alzando così barriere all'entrata che impediscono alla concorrenza di entrare sul mercato. Gli accordi includerebbero infatti:
- OEM - produttori di smartphone:
- obblighi di approvvigionamento esclusivo: gli OEM hanno l'obbligo di utilizzare esclusivamente o quasi esclusivamente il Gorilla Glass di Corning
- sconti di esclusività: gli OEM ricevono uno sconto sull'acquisto del vetro resistente di Corning a patto che rispettino gli obblighi di approvvigionamento esclusivo
- clausole inglesi: gli OEM sono obbligati a comunicare a Corning le offerte della concorrenza e le possono accettare solamente se Corning non è in grado di pareggiare l'offerta stessa
- finitore - chi lavora il vetro grezzo:
- obblighi di acquisto esclusivo: i finitori sono obbligati ad acquistare il vetro necessario da Corning
- nessuna clausola di contestazione: i finitori non possono contestare i brevetti di Corning
L'indagine formale in corso verifica se il comportamento di Corning viola le norme UE sulla concorrenza, in particolare quelle che vietano l'abuso di posizione dominante (art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, TFUE).
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE
Qual è la vostra reazione?