Coro, orchestra e sogni: che musica, maestro!
Soprani, musicisti, cantanti, docenti dei licei musicali e dei Conservatori: grazie al loro impegno volontario, l’associazione “Teatro dei Ragazzi” permette da anni ai bambini di avvicinarsi alla musica, senza barriere. Un "volontariato musicale" che regala soddisfazioni a chi insegna e... L'articolo Coro, orchestra e sogni: che musica, maestro! proviene da Vita.it.
Una volta era lo Zecchino d’Oro che faceva sognare i più piccoli. Così tra Il caffè della Peppina, Il Coccodrillo come fa? e Il gatto puzzolone, piccoli talenti crescevano sognando un futuro di notorietà. I sogni di gloria e fama i bambini li fanno ancora. A volte a dare ali a quei sogni è la televisione con i suoi tanti talent show, ma a volte invece è la passione di artisti e docenti che si prendono cura della crescita artistica e personale di musicisti in erba.
Di mantelli azzurri da Mago Zurlì, nella nostra storia, non ce ne sono: almeno non materialmente, ma c’è la capacità di tenere al caldo il talento di centinaia di bambini che negli anni hanno varcato la soglia delle Artigianelle, un istituto religioso della Kalsa, popolare quartiere del centro storico di Palermo, da una parte lambito del mare e dall’altra protetto dalle mura storiche del capoluogo siciliano.
Non ci sono bacchette magiche quando hai a che fare con i bambini. Ci vuole cura e noi la prestiamo portando l’armonia nella loro vita Pia Tramontana, associazione “Teatro dei Ragazzi Aps”
Basta suonare al portone che difende con orgoglio e tenacia tutti i suoi anni ed ecco che si entra in un mondo magico: un mondo nel quale prima delle parole arriva la musica.
Dove la musica diventa riscatto
Attraversare le stanze di questo istituto è come passeggiare su di un pentagramma o, per continuare a sfogliare le pagine delle fiabe di una volta, seguendo i passi del pifferaio magico, rapiti dalle note ora di un violino ora di un fagotto, mentre l’orecchio improvvisamente viene distratto da un acuto lanciato da chissà quale soprano. La sorpresa, però, è grande quando, saliti i gradini di un grande atrio d’epoca, dall’altra parte delle vetrate, gli strumenti sono nelle agili mani di musicisti in erba, così come le ugole appartengono a giovanissime promesse del mondo del canto.
A rendere reale questo mondo è l’associazione “Teatro dei Ragazzi Aps”, progetto culturale sviluppatosi all’interno di Palermo Capitale dei Giovani, in cui convergono le esperienze che da molti anni vedono attivo il volontariato di molti artisti professionisti di diverse istituzioni culturali cittadine. Ogni pomeriggio, infatti, sono loro ad accogliere bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni per il coro e dai 10 ai 22 anni per l’orchestra: li preparano così da dare loro la possibilità di frequentare gratuitamente, una volta raggiunto un buon livello, i licei musicali e i conservatori.
All’associazione “Teatro dei Ragazzi”, la magia diventa vera e propria chimica tra realtà che abitano in contesti diversi, quartieri periferici della città di Palermo, ma anche di Paesi che si incontrano uniti dal desiderio di creare armonia tutti insieme. «Quando vado nelle scuole a proporre le nostre attività di musica», spiega la presidente, Pia Tramontana, «i bambini si lanciano entusiasti. Certo, quando capiscono che si tratta di un impegno serio, ci pensano bene, ma nessuno ha mai mollato subito dopo avere varcato la soglia di quella che chiamo “casa nostra”. Diventiamo una famiglia, con tutti i pro e i contro che questo significa. Magari le mamme all’inizio non credono che i loro figli siano in grado di reggere l’impegno, ma alla fine si ricredono anche loro».
Entrare al Teatro Massimo è stato come entrare in un castello dorato. Un’esperienza che mi ha fatto venire i brividi Antea, 11 anni
Inaspettata per tutti, infatti, la serietà e la determinazione che a fine novembre ha portato l’orchestra e il coro ad andare in scena nel foyer del Teatro Massimo di Palermo in occasione del 70° anniversario della “Dichiarazione Onu dei Diritti del Fanciullo” con La Sirena di Palermo, una fiaba senza tempo tratta dal Libro degli errori di Gianni Rodari. Un’opera lirica in due atti per soli, coro di voci bianche e orchestra giovanile dell’associazione realizzata nell’ambito del progetto “L’arte adotta un bambino”, sostenuto da Fondazione Vismara, che ha indetto un concorso per la composizione di un’opera-fiaba in musica vinto dal giovane maestro Salvatore Passantino. Un’esperienza che nessuno dimenticherà facilmente.
Piccoli adulti che sanno bene cosa vogliono
«Fare la sirena mi ha fatto quasi scendere le lacrime, tanta è stata l’emozione», commenta Beatrice, 11 anni, notevole con il suo violino. Ha cominciato a suonare quando aveva 8 anni ed è stata capace di farsi notare anche tra le fila del coro: «Non vorrei fare altro. La musica è la mia vita».
Emozioni a fior di pelle anche per Antea, 11 anni e una grande passione per il pianoforte. L’esperienza fatta al Teatro Massimo la racconta con un’espressione ancora trasognata: «Mi sentivo magica», dice con gli occhioni spalancati, «una sensazione che non avevo mai provato. Grazie alle nostre maestre che ci hanno insegnato e ci insegnano sempre tanto».
Un’attenzione, quella che i docenti dell’associazione prestano ai loro allievi, che non è così scontata. «Non è così scontata perche è impegnativa», spiega Tramontana, cantante lirica, soprano primo nel coro del Teatro Massimo, con una impegnativa e capillare azione di volontariato artistico nelle periferie e centro storico più degradate. «Tutti i pomeriggi siamo qui e seguiamo personalmente la crescita dei nostri ragazzi, quella musicale ma anche quella personale. Ci sono molte situazioni familiari serene, ma ce ne sono anche altre che necessitano un’attenzione più particolare. Noi non chiediamo nulla a nessuno di loro, ma è chiaro che i nostri sensi funzionano molto bene e ci rendiamo conto che per alcuni di loro la musica vuol dire salvezza. Ecco perché, quando il talento o anche solo le qualità ci sono, facciamo di tutto perché seguano questa strada».
Si possono fare colpi di testa, senza capire che si sta rinunciando ai sogni. Però se hai accanto persone che tengono veramente a te, puoi riprendere il cammino Andrea, 19 anni
Non sono pochi i ragazzi che hanno intrapreso gli studi ai licei musicali, riuscendo anche a entrare al Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo. O ragazzi come Andrea, oggi 19enne, che subito dopo la terza media aveva deciso di abbandonare l’associazione e la tromba per andare a lavorare, ma che invece oggi studia al Conservatorio.
«È stato un momento di debolezza», racconta lui stesso, mentre estrae dalla custodia la sua amata tromba per cominciare le prove, «ma i miei compagni mi hanno abbracciato e mi hanno fatto capire che stavo rinunciando ai miei sogni. Meno male che lo hanno fatto, perché questa è la mia strada, non ci sono più dubbi».
«I ragazzi tagliano ogni giorno grandi traguardi e i loro sforzi diventano gioia, esultazione», si inserisce Sandra Contin, una delle docenti dell’associazione, ma anche direttrice artistica de La Sirena di Palermo, con la voce quasi rotta dall’emozione di sentire parlare i suoi allievi. «Quando arrivano occasioni del genere i ragazzi ci dimostrano sempre di avere capito quel che diciamo loro rispetto all’impegno e alla responsabilità. Uno scambio continuo che apre il cuore».
Professionalità, dedizione, pazienza, ma soprattutto tanto amore. È quello che si respira in questo luogo magico, alle Artigianelle, dove bambini e ragazzi trovano risposte alle loro esigenze, alle inquietudini di adolescenze non sempre facili. Un’attenzione reale che questi futuri artisti respirano e fanno propria.
Io qui supero le paure e i dubbi. Ne ho tanti, ma non mi va di parlarne. So solo che questo è un posto che mi fa stare bene Aurora, 11 anni
«Io sto bene quando arrivo qui, anche perché la maestra Pia mi aiuta a capire come cantare bene», conclude Aurora, 11 anni. «Io qui supero le paure, i dubbi e i pensieri. Ne ho tanti, ma non mi va di parlarne. So solo che questo è un posto che mi fa stare bene».
Le foto sono state fornite dall’ufficio stampa dell’associazione “Teatro dei Ragazzi Aps”
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