Cosa fare a Merzouga, viaggio nell’oasi più famosa del Marocco

Merzouga è una delle oasi del Marocco più famose e visitate, una località magica e affascinante immersa tra le sabbie del deserto dell'Erg Chebbi

Cosa fare a Merzouga, viaggio nell’oasi più famosa del Marocco

Ci sono viaggi che sono in grado di cambiarti la vita. Uno di questi è quello che si può fare in Marocco, Paese che rappresenta una sorta di ponte tra Africa ed Europa, ma anche un’esperienza di pura emozione: città cosmopolite si fondono a villaggi rimasti fermi nel tempo, che a loro volta sono incastonati su imponenti vette o affacciati sulla potenza dell’oceano. E poi c’è il deserto, quello fatto di dune che lascia senza fiato e che pare infinito.

Ed è proprio nel Sud del Paese, e più precisamente al confine con l’Algeria, che prende vita una località turistica priva di monumenti o edifici storici di rilievo, ma comunque molto visitata. Il motivo è piuttosto semplice: Merzouga è la porta di ingresso dell’Erg Chebbi, deserto dalle dune gigantesche e punto di partenza ideale per fare tour a piedi, in cammello o in fuoristrada verso le sue imponenti dune (qui si trovano diverse agenzie per organizzare gli itinerari). Scopriamo insieme cosa fare e vedere a Merzouga.

Le grandi dune di Merzouga

Merzouga è una vera e propria oasi nel cuore del Marocco, una meta obbligatoria per tutti coloro che desiderano conoscere alcune delle più antiche tradizioni di questo Paese ma anche per chi ha voglia di ammirare un panorama che lascia senza fiato. La località non offre vere e proprie attrazioni turistiche, ma il suo deserto (che vanta dune altissime che riescono a raggiungere persino i 150 metri di altezza) da solo vale il viaggio.

Raggiungere questa località permette quindi di addentrarsi in quelle che sono le dune più alte del Marocco, che sorgono nella pianura nera della hammada che, grazie ad esse, assume tonalità rosa-dorate che riescono ad emozionare. La cosa più curiosa è che anche chi ci è già stato vivrà la sensazione di trovarsi in un posto nuovo: le dune si muovono continuamente, creando un ambiente sempre diverso in quanto fenomeno in continua evoluzione.

Il Lago Dayet Srji

È quasi impossibile credere che sia vero, ma in realtà il deserto di Merzouga nasconde tra le sue dune un gioiello più unico che raro: il Lago di Dayet Srji. Si tratta di lago (un tempo) salato dove vanno ancora oggi ad abbeverarsi i fenicotteri. Sì, avete capito bene: in questa zona del deserto è possibile ammirare persino i fenicotteri, che raggiungono questo laghetto per bere e rinfrescarsi.

Lago di Dayet Srji, Merzouga
Fonte: iStock
Il bellissimo Lago di Dayet Srji

Conosciuto anche come Lago di Merzouga, offre un tramonto spettacolare per via della combinazione dei colori che si crea. Quando è pieno, inoltre, si rivela anche la meta perfetta per coloro che vogliono osservare (con il dovutissimo rispetto) la vita di tutti i giorni degli abitanti perché qui, le persone provenienti dai numerosi villaggi circostanti, vengono a prendere l’acqua per utilizzarla per lo sviluppo agricolo.

Se siete appassionati di birdwatching, quindi, il periodo migliore per scoprirlo va da novembre a maggio circa, per avere l’opportunità di osservare sterpazzole del deserto, gruccioni di Persia e garruli fulvi e talvolta anche fenicotteri e altri uccelli.

Villaggio di Khamlia

A circa 7 chilometri di distanza da Merzouga, ma praticamente accanto alle dune, sorge il villaggio di Khamlia, luogo in cui vive un gruppo etnico chiamato Gnawa.

Si tratta di un’escursione altamente consigliata (che si può fare anche in autonomia) perché permette di ascoltare alcune delle più belle musiche tradizionali del Paese.

Vi basti pensare che nel corso dei secoli le sonorità della musica Gnawa hanno spesso avuto una funzione ipnotica, sia per i musicisti che per i partecipanti all’ascolto.

Tutte le attività da fare a Merzouga

Come accennato, Merzouga in sé non offre molti punti di interesse. Tuttavia, è il punto di partenza migliore per visitare l’infinita bellezza del suo deserto e scoprire la vita dei Berberi, gli abitanti autoctoni del Nordafrica. Sì, perché soggiornando in una delle tantissime strutture disponibili nel deserto si ha la possibilità di partecipare a una cena conviviale cucinata da loro sotto le stelle, ascoltare (e ballare) le loro indimenticabili melodie, e saperne di più sulla loro vita. Ma questo, chiaramente, non è di certo l’unica attività possibile.

Trekking in cammello, in fuoristrada o in quad

Iniziamo con lo svelarvi sin da subito una piccola verità: nell’immaginario comune l’Erg Chebbi si può girare in sella a un cammello durante il tramonto. Se è vero che i tour iniziano poco prima del calar del sole proprio per osservare l’incredibile caleidoscopio di colori che si genera in questo momento della giornata, è altrettanto vero che in questa zona del Paese non ci sono cammelli.

Erg Chebbi in cammello
Fonte: iStock
Tour in dromedario dell’Erg Chebbi

Il tour delle dune, infatti, viene svolto in sella a un dromedario, che si distingue dal cammello perché più piccolo e con una sola gobba.

Per chi preferisce diverse tipologie di escursione, a disposizione ci sono anche tour in fuoristrada o in quad, sicuramente meno “tipiche” ma più confortevoli.

Sandboarding tra le dune

Un’altra delle attività che si può fare a Merzouga è la sandboarding tra le dune. La buona notizia è che, pur sembrando pericolosa, nei fatti non lo è assolutamente in quanto le dune di sabbia dell’Erg Chebbi sono molto morbide.

Facendo sandboarding, quindi, si può vivere a 360 gradi l’emozione di scivolare giù da una duna a tutta velocità, mentre si è eretti su una tavola. Per chi non riesce, è possibile anche sedersi su di essa.

Osservare le stelle di Merzouga

Sì, nei campi (spesso gli alloggi nel bel mezzo del deserto vengono chiamati così) c’è la luce e, in alcuni di essi, persino internet. Ma allontanandosi un pochino (mi raccomando, portate con voi una piccola torcia), ecco che alzando le sguardo all’insù si può ammirare un cielo completamente stellato, di quelli che è impossibile scorgere in città.

Deserto Marcco di notte
Fonte: iStock
Il cielo stellato dell’Erg Chebbi

Neanche nelle notti più buie o nei luoghi più impervi che conosciate, infatti, il cielo stellato che si può osservare è simile a quello di Merzouga. Un’esperienza eccezionale e che siamo certi vi lascerà a bocca aperta.

L’alba nel deserto

Infine, dopo aver passato parte della notte ad osservare le stelle e aver digerito gli squisiti piatti della tradizione locale a suon di musica, non c’è niente di meglio da fare che svegliarsi prestissimo per ammirare l’alba nel deserto, che offre colori differenti rispetto al tramonto. Sarà una di quelle attività che vi renderanno felicissimi di aver scelto Merzouga come vostra meta di viaggio.

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