Dal mondiale ai guai familiari, arrestato l'ex campione del mondo di ciclismo Vainšteins
AGI - Dal titolo mondiale conquistato a Poulay, in Francia, nel 2000, all'arresto all'aeroporto bergamasco di Orio al Serio per violazione degli obblighi di assistenza familiare: è la parabola del ciclista lettone Romans Vainsteins, arrestato al suo arrivo in Italia da Riga perché deve scontare una condanna a quattro mesi di carcere per non aver pagato gli alimenti alla figlia, rimasta a vivere in Lombardia insieme alla madre da cui il 52enne si era separato nel 2001. Vainteins è stato fermato dai carabinieri del comando provinciale di Lecco e trasferito nel carcere di Bergamo: dopo aver lasciato l'Italia, aveva smesso di versare gli alimenti alla figlia (nata nel 1997) che con la madre ha continuato a vivere a Bergamo, prima in città e poi a Stezzano, dove il campione si era inizialmente trasferito. L'ex ciclista, ritiratosi nel 2004 e tornato successivamente in Lettonia, era finito a processo per violazione degli obblighi di assistenza familiare dopo la denuncia presentata nel 2012

AGI - Dal titolo mondiale conquistato a Poulay, in Francia, nel 2000, all'arresto all'aeroporto bergamasco di Orio al Serio per violazione degli obblighi di assistenza familiare: è la parabola del ciclista lettone Romans Vainsteins, arrestato al suo arrivo in Italia da Riga perché deve scontare una condanna a quattro mesi di carcere per non aver pagato gli alimenti alla figlia, rimasta a vivere in Lombardia insieme alla madre da cui il 52enne si era separato nel 2001.
Vainteins è stato fermato dai carabinieri del comando provinciale di Lecco e trasferito nel carcere di Bergamo: dopo aver lasciato l'Italia, aveva smesso di versare gli alimenti alla figlia (nata nel 1997) che con la madre ha continuato a vivere a Bergamo, prima in città e poi a Stezzano, dove il campione si era inizialmente trasferito.
L'ex ciclista, ritiratosi nel 2004 e tornato successivamente in Lettonia, era finito a processo per violazione degli obblighi di assistenza familiare dopo la denuncia presentata nel 2012 dalla ex consorte, pure lei lettone. Avrebbe dovuto corrispondere alla figlia 516 euro al mese ma dopo il 2009 i versamenti erano diventati saltuari e dal 2013 erano stati interrotti del tutto. Nel 2018 il tribunale di Bergamo ha condannato Vainsteins a 4 mesi, senza riconoscergli le attenuanti generiche, per violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Vainsteins è cresciuto ciclisticamente in Lombardia e aveva chiuso la carriera nel 2004 alla Lampre diretta da Beppe Saronni, dopo una serie di infortuni: "Nessuno ha soddisfatto le mie richieste economiche, così ora mi occuperò con mio fratello di commercio di mobili", aveva spiegato. Discendente da una famiglia di ebrei tedeschi sfollati in Lettonia per sfuggire alle persecuzioni naziste, Vainsteins in sette anni di professionismo ha centrato 24 vittorie: oltre al titolo iridato, la tappa di Foggia al Giro '99 e la Parigi-Bruxelles dello stesso anno, quattro tappe della Tirreno-Adriatico e una tappa al Giro della Provincia di Lucca nel 2003.
Il suo anno d'oro era stato il 2000 in cui ottenne cinque vittorie, tra cui la Coppa Bernocchi e soprattutto il trionfo a sorpresa ai mondiali di Plouay, in Francia, battendo in volata il polacco Zbigniew Spruch e il grande favorito Oscar Freire, campione in carica. Un successo che gli valse l'ingaggio da parte della forte squadra belga Domo-Farm Frites, dove pero' deluse a parte un terzo posto nella Parigi-Roubaix 2001.
Qual è la vostra reazione?






