Daniele Alessandrini torna in Fortezza. Obiettivo 30 mln in tre anni

Daniele Alessandrini torna a Pitti Uomo e riparte con un progetto di rilancio che punta a consolidare il posizionamento nel segmento alto, preservando la propria identità ma con uno sguardo rivolto al futuro. “Abbiamo deciso di tornare a investire sul brand con un progetto strutturato che guarda sia al mercato italiano che a un posizionamento […]

Daniele Alessandrini torna in Fortezza. Obiettivo 30 mln in tre anni
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Daniele Alessandrini torna a Pitti Uomo e riparte con un progetto di rilancio che punta a consolidare il posizionamento nel segmento alto, preservando la propria identità ma con uno sguardo rivolto al futuro. “Abbiamo deciso di tornare a investire sul brand con un progetto strutturato che guarda sia al mercato italiano che a un posizionamento più elevato,” spiega l’azienda che lo scorso anno ha affidato la licenza produttiva e distributiva a livello mondiale a Donato Ambrosio, è attivo nel settore tessile da trent’anni con brand come Outfit ItalyOver/DTelacruda e Kejo.

Dopo un periodo di difficoltà, il marchio ha ritrovato slancio grazie a una strategia mirata, che include una revisione dell’offerta, della rete distributiva e un rinnovato impegno sulla comunicazione. “Per noi era importante mantenere l’essenza del marchio. Abbiamo sempre lavorato su un prodotto posizionato nella fascia luxury, con un rapporto qualità-prezzo che ci ha sempre distinti”. Una delle caratteristiche distintive di Daniele Alessandrini è l’offerta di un total look completo, dai capispalla agli accessori. “Siamo forse tra i pochi a proporre un total look così variegato e curato nei dettagli”. Il rilancio include infatti anche una nuova attenzione alla cerimonia.

Alla base del nuovo corso di Daniele Alessandrini c’è in primis una struttura aziendale ben organizzata: “Abbiamo una logistica interna e processi produttivi ben strutturati con due showroom interni e uno studio fotografico, che ci permettono di accelerare i tempi di sviluppo delle collezioni e garantire un elevato livello di servizio ai nostri clienti”.

“Il nostro obiettivo – prosegue l’azienda – è riportare il brand a un fatturato di 20-30 milioni di euro nei prossimi tre anni. Attualmente siamo presenti in circa 400 punti vendita ma pensiamo di raggiungere gli 800 in Italia. Non vogliamo inondare il mercato con i nostri prodotti, ma puntare su una distribuzione mirata che valorizzi il brand e il suo posizionamento”.

Pensata per l’uomo contemporaneo, si divide in due anime: una più casual, caratterizzata da volumi basic e capi leggeri, e una più rock, con uno stile pop e dinamico. La Black Label collection propone volumi fluidi e ampi, utilizzando materiali come jersey, misti lana, velluti, denim e pelle. La palette cromatica spazia dai neutri come perla e beige, passando per sfumature di grigio, fino ai toni più accesi di color vino, verde bosco, denim e nero.

La collezione autunno/inverno 2025-26 si divide in due anime: una più casual, caratterizzata da volumi basic e capi leggeri, e una più rock, con uno stile pop e dinamico. Nel dettaglio, la Black Label collection propone volumi fluidi e ampi, utilizzando materiali come jersey, misti lana, velluti, denim e pelle.

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