Danni, incidenti e risarcimenti: il vademecum
lentepubblica.it Qual è il valore corretto di un risarcimento, come va calcolato e quali sono le informazioni a cui fare riferimento? Fa differenza se un’auto usata danneggiata in un incidente stradale risulta nuova o ha un alto valore oppure se vecchia ed ha un basso valore? Il risarcimento accordato ad un’auto danneggiata può risultare superiore al […] The post Danni, incidenti e risarcimenti: il vademecum appeared first on lentepubblica.it.

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Qual è il valore corretto di un risarcimento, come va calcolato e quali sono le informazioni a cui fare riferimento? Fa differenza se un’auto usata danneggiata in un incidente stradale risulta nuova o ha un alto valore oppure se vecchia ed ha un basso valore?
Il risarcimento accordato ad un’auto danneggiata può risultare superiore al valore della singola auto usata ed anche al prezzo al quale acquistata se usata. Per calcolare il giusto risarcimento vanno considerati molti elementi, uno dei quali è anche composto dal valore di mercato del mezzo coinvolto nell’incidente.
In aggiunta è importante ricordare come Il diritto al risarcimento nasca con il danno subito, non con la riparazione del mezzo. Si può, dunque, chiedere il risarcimento a prescindere dalle sorti dell’auto sia che venga riparata, venduta o che rimanga incidentata, ad esempio.
L’unica vera regola riguarda la fondamentale importanza che risiede nel documentare passo dopo passo il danno, includendo perizie, preventivi e tutto quanto possa essere utile a sostenere le dichiarazioni e le richieste del danneggiato.
La sentenza del Tribunale di Foggia
La questione nella sua vasta complessità è stata oggetto di una recente sentenza del Tribunale di Foggia, la n. 403 del 25 febbraio 2025, che ha fornito chiarimenti importanti, rimanendo sul solco di quanto affermato dalla Cassazione.
Nello specifico la sentenza ha riguardato un sinistro che ha visto danneggiata una Mercedes usata acquistata circa tre settimane prima. L’auto è stata coinvolta in un incidente stradale, per il quale il proprietario ha chiesto il risarcimento dei danni. Il Giudice di Pace gli ha riconosciuto un risarcimento di quasi 6.800 euro, basandosi sulla stima di un Consulente Tecnico d’Ufficio definito in acronimo CTU pur avendo il proprietario pagato l’auto solo pochi mesi prima la cifra di 5.200 euro. La controparte a questo punto ha fatto appello, sostenendo che il risarcimento fosse eccessivo, superiore appunto al valore stesso dell’auto.
Nulla di fatto però, poiché il Tribunale di Foggia ha confermato la decisione presa dal Giudice di Pace, affermando testualmente “che il prezzo d’acquisto di un’auto usata non è sempre un parametro vincolante per determinare il risarcimento. Questo perché il prezzo d’acquisto può essere influenzato da fattori soggettivi e personali” come sconti, permute, vendite di favore, etc.
Il Tribunale ha confermato con la sentenza che il prezzo d’acquisto di un’auto usata non risulta il parametro ‘asssoluto’ né quello da ritenersi sempre corretto per calcolare il risarcimento, quali i criteri da seguire e come si determina il valore reale del danno subìto. Come abbiamo accennato il valore corretto si ricava incrociando insieme una serie di varianti vediamoli insieme.
Danni, incidenti e risarcimenti: il vademecum
Alla base delle valutazione deve esserci il valore di mercato dell’auto al momento del sinistro. Quando si ‘costruisce’ questo dato si deve partire dal valore medio commerciale cioè quanto varrebbe/costerebbe l’auto, in condizioni normali, sul mercato dell’usato. Altro parametro fondamentale quello che ci dice quanti anni ha l’auto, ma per avere un valore rispondente il più possibile alla realtà il valore si stabilisce oltre che dall’età anche dai km percorsi e ovviamente dal numero di proprietari chilometraggio dell’auto.
È utile inoltre avere abbastanza chiaro il costo dei ricambi e dei materiali, i pezzi di ricambio e i materiali necessari per eventuali riparazioni. È importante rendersi anche conto di quanto lavoro e a volte anche soldi ci potrebbe portare via tenere il mezzo fermo, quale il cui costo del mancato utilizzo dell’auto durante il periodo di riparazione.
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