Detriti spaziali in caduta: cresce il rischio per i voli commerciali nel 2025
Nuovo studio evidenzia l'aumento del pericolo di collisioni tra detriti spaziali e aerei di linea in volo
Un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports solleva preoccupazioni crescenti riguardo alla gestione del traffico aereo in relazione ai detriti spaziali in caduta libera nell'atmosfera terrestre. La ricerca, condotta da un team di studiosi canadesi dell'Università della British Columbia, mette in luce come il rischio di collisioni tra rottami spaziali e velivoli commerciali stia aumentando significativamente, principalmente a causa di due fattori convergenti: l'incremento delle attività spaziali e la crescita del traffico aereo commerciale.
Secondo le analisi condotte dal team guidato da Ewan Wright, nelle aree ad alto traffico aereo come il Nord-est degli Stati Uniti o l'Europa settentrionale, esiste una probabilità del 26% che ogni anno si verifichi un rientro incontrollato di detriti spaziali. Questa statistica assume particolare rilevanza alla luce dei recenti eventi che hanno coinvolto il programma Starship di SpaceX.
Il 16 gennaio 2025, durante il settimo volo di prova del veicolo Starship, si è verificato un incidente che ha portato alla caduta di detriti nell'Oceano Atlantico, nei pressi delle Isole Turks e Caicos. In risposta all'evento, la Federal Aviation Administration (FAA) ha dovuto attivare una "Debris Response Area", rallentando o bloccando temporaneamente il traffico aereo nelle zone potenzialmente interessate dalla caduta dei detriti. Diverse compagnie aeree hanno dovuto modificare le proprie rotte, con alcuni velivoli costretti a deviare a causa dei bassi livelli di carburante durante le fasi di attesa.
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