Dimissioni per fatti concludenti: una nuova procedura con qualche dubbio ancora da chiarire

Con la previsione della nuova procedura delle dimissioni per fatti concludenti, il Collegato Lavoro (legge n. 203/2024) permette al datore di lavoro di recedere dal rapporto qualora il lavoratore abbandoni il posto di lavoro e non fornisca adeguata motivazione, tale da giustificare l’assenza. In ultimo, con la nota n. 579, del 22 gennaio 2025, l’INL ha fornito le prime indicazioni operative circa la comunicazione a carico del datore del lavoro e le verifiche in capo all’Ispettorato del Lavoro. La procedura, alquanto semplice a prima vista, nasconde tuttavia ancora alcune criticità. Quali?

Dimissioni per fatti concludenti: una nuova procedura con qualche dubbio ancora da chiarire
Con la previsione della nuova procedura delle dimissioni per fatti concludenti, il Collegato Lavoro (legge n. 203/2024) permette al datore di lavoro di recedere dal rapporto qualora il lavoratore abbandoni il posto di lavoro e non fornisca adeguata motivazione, tale da giustificare l’assenza. In ultimo, con la nota n. 579, del 22 gennaio 2025, l’INL ha fornito le prime indicazioni operative circa la comunicazione a carico del datore del lavoro e le verifiche in capo all’Ispettorato del Lavoro. La procedura, alquanto semplice a prima vista, nasconde tuttavia ancora alcune criticità. Quali?

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