Dossier degli 007, è allarme: raddoppiati gli attentati islamisti. Minaccia Isis-K
Il numero di attentati compiuti in Europa nel 2024 é raddoppiato rispetto al 2023. Diretta conseguenza della guerra nella Striscia di Gaza con più della metà degli attacchi riconducibili, con rivendicazione postuma da parte dell'Isis o giuramento di fedeltà dell'attentatore, proprio al conflitto in Medio Oriente. E anche i target ebraici e israeliani confermano questo dato. Nella Relazione annuale 2025 sulla politica dell'informazione per la sicurezza, presentata ieri a Roma, l'Intelligence evidenzia come il terrorismo di matrice islamista rappresenti una perdurante minaccia importante. Dopo il periodo della strage al Bataclan (di cui a novembre di quest'anno ricorre il decennale), gli jihadisti non sono scomparsi. Anzi. Le organizzazioni come Isis, seppur fiaccate dalla guerra in Siria e Iraq, hanno mantenuto la capacità attrattiva e adesso, con la guerra in Medio Oriente, hanno trovato un nuovo modello di propaganda per «stimolare» nuove leve e lupi solitari. Israele e il tema della

Il numero di attentati compiuti in Europa nel 2024 é raddoppiato rispetto al 2023. Diretta conseguenza della guerra nella Striscia di Gaza con più della metà degli attacchi riconducibili, con rivendicazione postuma da parte dell'Isis o giuramento di fedeltà dell'attentatore, proprio al conflitto in Medio Oriente. E anche i target ebraici e israeliani confermano questo dato. Nella Relazione annuale 2025 sulla politica dell'informazione per la sicurezza, presentata ieri a Roma, l'Intelligence evidenzia come il terrorismo di matrice islamista rappresenti una perdurante minaccia importante.
Dopo il periodo della strage al Bataclan (di cui a novembre di quest'anno ricorre il decennale), gli jihadisti non sono scomparsi. Anzi. Le organizzazioni come Isis, seppur fiaccate dalla guerra in Siria e Iraq, hanno mantenuto la capacità attrattiva e adesso, con la guerra in Medio Oriente, hanno trovato un nuovo modello di propaganda per «stimolare» nuove leve e lupi solitari. Israele e il tema della Striscia di Gaza rappresentano «la costante di 9 dei 12 attentati che si sono svolti in Europanel 2024», ha detto il direttore generale del Dis, Vittorio Rizzi, alla presentazione della Relazione. Gli autori sono per la maggioranza giovani sotto i 30 anni e molti di essi erano addirittura minorenni.
«Questi eventi hanno evidenziato una costante minaccia verso gli obiettivi ebraici a livello mondiale e in particolare in Europa - ha aggiunto - Si é notata anche una convergenza di interessi tra l'estremismo violento di destra e le tematiche di antisemitismo e jihadismo». Quanto al modus operandi, gli attacchi sono stati prevalentemente compiuti con armi bianche. In misura minore con armi da fuoco e ordigni esplosivi. Ma in Europa non mancano i «simpatizzanti» di Hamas, il gruppo terroristico che ha colpito in Israele il 7 ottobre 2023, «o soggetti sospettati, a vario titolo, di avere legami con la predetta organizzazione», che rappresentano un rischio perla sicurezza. Così come «la minaccia sciita», «presente e attiva nel nostro continente, tramite network riconducibili avarie componenti dell'Asse della Resistenza, con particolare riguardo a proxy iraniani – quali Hezbollah libanese – o a gruppi criminali». Nel complesso panorama della sicurezza, il continente africano è il luogo dove al Qaeda e Isis continuano a proliferare «complice l'instabilità politica e securitaria in alcune aree».
Nella Relazione dell'Intelligence, inoltre, è segnalata in Europa l'inquietante presenza di soggetti legati all'Islamic State Khorasan Province (ISKP), ramo afghano di Isis, che sarebbe riuscito ad entrare nell'area Schengen grazie a «elementi d'instabilità connessi alla crisi russo-ucraina». La volatilità della situazione sul terreno, spiegano gli 007, ne ha facilitato l'ingresso. Anche la rotta balcanica è stata utilizzata per la stessa finalità da soggetti provenienti dalle repubbliche ex sovietiche dell'Asia Centrale o dall'area del Caucaso, risultati Attentati Nel 2024. Di questi nove sono avvenuti in Europa poi coinvolti in pianificazioni ostili ai danni dell'Europa.
Secondo fonti antiterrorismo, la minaccia di Isis-K è particolarmente insidiosa perché non funzionerebbe proprio come il Daesh: nessuna struttura gerarchica vera e propria, non ci sono leader, è decentralizzato e i suoi kamikaze sono soggetti locali, autonomi e auto-radicalizzati senza alcun collegamento plausibile con ISIS-K e con una gamma di profili non omogenei, il che rende più difficile la loro individuazione.
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