Dropbox licenzia ancora: 528 posti di lavoro persi, il 20% del totale
La piattaforma ha investito troppo e prodotto risultati inferiori alle aspettative, secondo l'amministratore delegato.
Dropbox ha investito troppo e ha prodotto risultati inferiori alle aspettative, e quindi si vede costretta a effettuare un altro significativo taglio alla propria forza lavoro. L'amministratore delegato della società Drew Houston ha detto che 528 dipendenti perderanno il posto: si tratta di più o meno il 20% dell'organico complessivo. Dropbox aveva già licenziato circa 500 persone l'anno scorso; secondo Houston quello che è il core business della società, ovvero il cloud storage, è ormai in una fase stazionaria, e che servono nuovi canali di crescita.
Dropbox sta lavorando per trovare questi canali, ed è particolarmente convinta di Dash, un sistema di ricerca universale basato sull'intelligenza artificiale per il mondo business; ma gli attuali livelli di stratificazione aziendale e investimento semplicemente non sono più sostenibili. Nella nota che ufficializza la notizia, Houston dice che si continuano a vedere calo della domanda e complicazioni di varia natura nel core business, ma "i fattori esterni sono solo parte del problema: molti di voi ci hanno segnalato che l'organigramma aziendale è diventato troppo complesso, con troppi strati di manager che in ultimo ci rallentano". La necessità di "appiattire" l'organizzazione dei team è un tema molto ricorrente in questi ultimi anni di massicci licenziamenti nel settore tecnologico.
Dropbox ha comunicato l'iniziativa alla SEC e prevede che le costerà intorno ai 63-68 milioni di dollari, prevalentemente per via delle liquidazioni, benefit e così via. I dipendenti licenziati avranno diritto a 16 ulteriori settimane di stipendio di base, più una per ogni anno intero passato in azienda. Riceveranno anche eventuali premi produzione e altri bonus previsti per quest'anno.
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