Due scialpinisti sono morti dopo essere stati travolti da una valanga nel Bellunese
AGI - Sono salite a due le vittime della valanga caduta ieri poco sotto Forcella Giau nel territorio di San Vito di Cadore nel Bellunese. Dopo essere morta nella notte Elisa De Nardi, 39 anni di Conegliano in provincia di Treviso, è morto anche Abel Ayala Anchundia, 38 anni originario dell'Ecuador e residente a Vittorio Veneto. Lei e' deceduta all'ospedale 'Ca' Foncello' di Treviso, lui al 'Dell'Angelo' di Mestre. Il fratello di Elisa De Nardi, Andrea, di 51 anni, si trova ricoverato, non in pericolo di vita, all'ospedale di Pieve di Cadore per ipotermia e un trauma alla caviglia. Un difficile salvataggio Parte delle squadre del Soccorso Alpino di San Vito di Cadore, Cortina, Alleghe - Val Fiorentina, Livinallongo e della Guardia di Finanza sono salite ieri con gli sci, altre sono state elitrasportate, una quarantina di soccorritori in tutto. Uno dei due sciatori è stato individuato con l'Artva sotto due metri di neve. Riportato in superficie, il personale medico ha subito iniziato l

AGI - Sono salite a due le vittime della valanga caduta ieri poco sotto Forcella Giau nel territorio di San Vito di Cadore nel Bellunese. Dopo essere morta nella notte Elisa De Nardi, 39 anni di Conegliano in provincia di Treviso, è morto anche Abel Ayala Anchundia, 38 anni originario dell'Ecuador e residente a Vittorio Veneto. Lei e' deceduta all'ospedale 'Ca' Foncello' di Treviso, lui al 'Dell'Angelo' di Mestre. Il fratello di Elisa De Nardi, Andrea, di 51 anni, si trova ricoverato, non in pericolo di vita, all'ospedale di Pieve di Cadore per ipotermia e un trauma alla caviglia.
Un difficile salvataggio
Parte delle squadre del Soccorso Alpino di San Vito di Cadore, Cortina, Alleghe - Val Fiorentina, Livinallongo e della Guardia di Finanza sono salite ieri con gli sci, altre sono state elitrasportate, una quarantina di soccorritori in tutto. Uno dei due sciatori è stato individuato con l'Artva sotto due metri di neve. Riportato in superficie, il personale medico ha subito iniziato le manovre di rianimazione. Imbarcato poi dall'elicottero Falco è stato trasportato all'ospedale di Mestre.
È stata più difficile l'individuazione della terza sciatrice, poiché i segnali Artva indicavano un punto, ma le sonde non riuscivano a raggiungerla in quanto si trovava a oltre tre metri di profondità. Quando anche il cane di un'unità cinofila ha iniziato a scavare, i soccorritori si sono concentrati in quel punto e hanno iniziato ad abbassare il livello della massa nevosa finché il sondaggio ha rivelato finalmente l'esatta posizione della 40enne di Conegliano, poi deceduta in ospedale.
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