La NASA ha selezionato SpaceX, l'azienda guidata da Elon Musk, per trasportare sulla superficie lunare: il Toyota Lunar Cruiser. Questo rover, sviluppato da Toyota e dall'agenzia spaziale giapponese JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency), rivestirà un ruolo fondamentale nel programma Artemis, che mira a stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna.. Tecnologia a idrogeno. Il Toyota Lunar Cruiser è stato progettato per resistere alle condizioni estreme della Luna. Presentato nel 2019, il rover è lungo circa 7 metri, largo 5,2 metri e alto 3,8 metri. È un veicolo creato per affrontare temperature che spaziano da +120°C sotto il Sole a -173°C all'ombra. La sua cabina, pressurizzata, può ospitare due astronauti che potranno lavorare in "maniche di camicia".
Al suo interno è possibile stivare oltre 450 chilogrammi di carico utile, tra cui strumenti per la ricerca scientifica. Il cuore tecnologico del rover è il sistema a celle a combustibili alimentate a idrogeno. Questa soluzione garantisce un'elevata autonomia, fino a 10.000 chilometri, essenziale per le missioni lunari, dove l'accesso a fonti energetiche è limitato.. Artemis 6. Il Lunar Cruiser sarà impiegato durante la missione Artemis 6 (lancio previsto per il 2032), una missione chiave per esplorare il Polo Sud lunare. Secondo Stephen Creech, vice amministratore associato per il Moon to Mars Program Office, il rover rappresenta un tassello fondamentale per assicurare una cadenza regolare delle missioni e proseguire le scoperte scientifiche.. Tra SpaceX e Blue Origin. La NASA ha distribuito le responsabilità logistiche di Artemis tra due giganti dell'industria aerospaziale:
SpaceX: l'azienda è stata incaricata di trasportare il Toyota Lunar Cruiser e altri carichi critici. Per queste operazioni, SpaceX utilizzerà una versione modificata del razzo Starship, dotata di capacità cargo superiori a 100 tonnellate. Questa variante è progettata per trasferire in sicurezza rover, attrezzature scientifiche e materiali per costruire infrastrutture sulla Luna.
Blue Origin: l'altro grande contributo al Programma arriva sotto forma di un habitat lunare progettato per supportare gli astronauti durante missioni di lunga durata. Questa struttura modulare, il cui lancio è previsto per il 2033, sarà un elemento centrale nella costruzione di una base lunare permanente.
. Il Programma Artemis. Il programma Artemis mira a riportare l'Uomo sulla Luna e a stabilire una presenza stabile sulla sua superficie entro il 2030. Ogni missione del programma contribuisce a questo obiettivo ambizioso:
Artemis 1 (2022): è il test già effettuato senza equipaggio della navicella Orion e del razzo Space Launch System (SLS), completato con successo.
Artemis 2 (2025): sorvolo lunare con equipaggio per collaudare i sistemi di supporto vitale.
Artemis 3 (2026): primo allunaggio con equipaggio dopo l'Apollo 17, con focus sull'esplorazione del Polo Sud lunare.
Artemis 4-6 (2027-2032): includono missioni per installare il Lunar Gateway (la stazione spaziale attorno alla Luna), il rover Lunar Cruiser e i moduli abitativi.
. Scelta Strategica. Il Polo Sud della Luna è considerato una zona di interesse strategico per le sue riserve di ghiaccio d'acqua, fondamentali per la vita umana e la produzione di carburante per razzi tramite l'estrazione di idrogeno. Le missioni Artemis fungeranno da banco di prova per obiettivi ancora più ambiziosi: l'invio di esseri umani su Marte entro gli anni 2040..