Editoriale del Presidente: lascio un’eredità ricca di prospettive, confido che il futuro sarà ancora più radioso
Roma, 19 dicembre 2024 - Care Amiche, cari Amici, con la fine dell’anno si chiude la mia avventura nella FIJLKAM, una splendida avventura durata 40 anni. Non avrei mai immaginato in quel lontano 1° febbraio 1984, data del mio primo giorno di lavoro, di arrivare così lontano e invece il 1° febbraio 2014, dopo 30 anni, mi sono ritrovato a sedere sulla poltrona presidenziale. Non per mia scelta, come ho dichiarato più volte, ma per via del tragico destino che ci ha sottratto un grande uomo e un grande Presidente come Matteo Pellicone. A lui e a tutti voi ho promesso che mi sarei preso cura della Federazione e che avrei lavorato sodo per essere all’altezza del suo glorioso passato e mi sono impegnato per mantenere questa promessa. E oggi posso dire di esserci riuscito grazie alla grande fiducia che le Assemblee Nazionali Elettive mi hanno accordato negli ultimi tre Quadrienni Olimpici. Con l’Olimpiade di Parigi ritengo il mio percorso nel mondo federale concluso per motivi strettamente pe
Roma, 19 dicembre 2024 - Care Amiche, cari Amici, con la fine dell’anno si chiude la mia avventura nella FIJLKAM, una splendida avventura durata 40 anni. Non avrei mai immaginato in quel lontano 1° febbraio 1984, data del mio primo giorno di lavoro, di arrivare così lontano e invece il 1° febbraio 2014, dopo 30 anni, mi sono ritrovato a sedere sulla poltrona presidenziale. Non per mia scelta, come ho dichiarato più volte, ma per via del tragico destino che ci ha sottratto un grande uomo e un grande Presidente come Matteo Pellicone. A lui e a tutti voi ho promesso che mi sarei preso cura della Federazione e che avrei lavorato sodo per essere all’altezza del suo glorioso passato e mi sono impegnato per mantenere questa promessa. E oggi posso dire di esserci riuscito grazie alla grande fiducia che le Assemblee Nazionali Elettive mi hanno accordato negli ultimi tre Quadrienni Olimpici.
Con l’Olimpiade di Parigi ritengo il mio percorso nel mondo federale concluso per motivi strettamente personali che mi portano a lasciare il ruolo dopo aver vissuto la mia vita facendo quello che definisco “il lavoro più bello del mondo”. Ho avuto grandi emozioni e grandi soddisfazioni, ma ritengo sia giunto il momento di passare il testimone.
Facendo un bilancio del mio lungo tempo alla FIJLKAM, posso dire di aver fatto molto, ma di non aver fatto tutto e, facendo leva proprio su questa incompletezza, lascio il testimone a chi mi succederà affinché possa partire da quanto fatto per continuare a far crescere la nostra Federazione.
Parlando in termini meramente statistici, durante i miei mandati il numero di medaglie conquistate dalle nostre Atlete e dai nostri Atleti è stato il più alto di sempre. Tuttavia, non voglio soffermarmi solo sui dati agonistici in senso stretto, quanto fare una sorta di bilancio complessivo delle tante e varie attività in cui la nostra Federazione si è aperta ed impegnata sotto la mia guida. La scorsa Assemblea presentai il Piano Strategico con il quale mi impegnavo di fronte a voi in una serie di attività, qualora fossi stato rieletto e oggi, facendo un bilancio, con molta soddisfazione posso constatare che in grandissima parte queste attività sono state realizzate.
Prima però voglio ricordare che, negli ultimi tempi, il nostro mondo ha dovuto affrontare grandi difficoltà assolutamente inaspettate ed imprevedibili che, conseguentemente, hanno avuto gravi ricadute sulla gestione della macchina federale: abbiamo affrontato una pandemia, è scoppiata un’orribile guerra alle porte dell’Europa, che ha causato, fra l’altro, una crisi energetica senza precedenti, è in atto il riassetto dell’ordinamento sportivo dovuto alla Riforma dello Sport. Le ricadute su una realtà articolata come quella della nostra Federazione - che non solo gestisce tre Sport olimpici (perché considero il Karate uno Sport Olimpico a pieno titolo) e tutto il Settore delle Arti Marziali, ma ha la gestione di un Centro Olimpico cui devono essere dedicate grandi risorse economiche per il suo funzionamento - sono state pesanti. Ed oltre a questi eventi straordinari abbiamo gestito due Olimpiadi, Tokyo e Parigi e due Assemblee Nazionali. Direi che non ci siamo fatti mancare nulla! Eppure, nonostante queste oggettive difficoltà, abbiamo collezionato tre titoli olimpici nelle tre ultime Olimpiadi, oltre a tutte le numerosissime Medaglie, dalle gare olimpiche in poi, che abbiamo tutti ben presenti.
Fatta questa doverosa considerazione, vorrei riassumere sinteticamente in modo coerente cosa abbiamo realizzato e come è stata gestita la macchina federale. I dati dettagliati delle singole attività del quadriennio sono contenuti nella Relazione quadriennale che sarà consegnata ai Delegati che interverranno in Assemblea e, successivamente, sarà a disposizione di tutti su questo sito.
Vorrei partire dal nuovo Statuto Federale che ha recepito le diverse istanze provenienti dal mondo federale con il quale, in un certo senso, la Federazione ha cambiato pelle. Innanzitutto nella governace federale con l’introduzione della figura del Presidente del Consiglio di Settore (che ha sostituito quella del Vicepresidente) che ha il compito di presiedere, coordinare e dirigere i lavori del Consiglio e l’attività del Settore. Inoltre, è stato introdotto ex novo il Consiglio di Presidenza, composto del Presidente della Federazione e dei tre Presidenti di Settore, che svolge funzioni consultive e propositive. Sono novità con le quali si è voluto dare maggiore autonomia tecnico-gestionale ai Consigli di Settore lasciando, tuttavia, la funzione di indirizzo generale al Consiglio Federale Nazionale nella sua impostazione multidisciplinare. È stato, inoltre, ampliato il voto di base, che è stato attribuito anche a chi svolge attività quali manifestazioni agonistiche ed amatoriali nazionali e regionali, oltre all’attività del Ju Jitsu, nonché progetti scolastici e per la disabilità. Inoltre, accanto alle tradizionali discipline sportive gestite dalla Federazione, ne sono state aggiunte di nuove come, ad esempio, il Brazilian Ju Jitsu e le Arti Marziali e Wellness che hanno delle potenzialità di sviluppo anche di tipo “commerciale”. Anche sul fronte Ju Jitsu l’importante novità, oltre al voto di base, è stata quella dell’inserimento del suo Rappresentante Nazionale all’interno del Consiglio di Settore Judo per dare un riferimento specifico alle Società Sportive che curano tale disciplina. Inoltre, sono arrivati eccellenti risultati dalla nostra prima partecipazione ai Mondiali di Ju Jitsu. Senza scendere anche qui nel dettaglio di tutte le novità apportate, alle quali abbiamo già dato ampio spazio nei mesi scorsi, voglio sottolineare che la mia intenzione è stata quella di indirizzare la Federazione verso la modernità, adeguandola anche al mutato contesto internazionale, ma senza stravolgerne l’ordinamento.
Tra le novità introdotte nella nostra cultura federale quella legata alla gestione e alla partecipazione delle persone con diverse abilità. Abbiamo creato un mondo che non c’era o meglio, che era molto marginale nella nostra vita sportiva. Invece adesso ha un posto di tutto rilievo e di questo sono particolarmente orgoglioso. L’inclusione rende i nostri sport ancora più belli, come il karate ci ha dimostrato negli ultimi anni includendo nei propri campionati sia nazionali che europei e mondiali il para-karate che è diventata Disciplina Associata Paralimpica nell’ambito del CIP. Siamo stati arricchiti non solo in termini di medaglie, come al solito importantissime, ma soprattutto in termini “umani” di ricchezza emotiva, culturale e spirituale. La diversità e la separazione sono concetti che nello sport sono stati già ampiamente superati e su cui, nel nostro piccolo, stiamo lavorando anche e soprattutto in termini di formazione specifica. In questo senso sono state realizzate attività dedicate quali la creazione del sito “Ability Revolution” e i progetti “Katautism” e “L’avventura di Simone”. Sono sempre più convinto che lo sport possa e debba essere un valido alleato delle famiglie nella crescita di ciascuno.
Passando alla nostra “casa federale”, il Centro Olimpico, abbiamo faticato non poco per rientrare in tutti i parametri previsti dal Comune di Roma e dai vari Bandi – sia con il progetto Sport e Periferie sia con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – ma il risultato è stato raggiunto con successo. Come può ben vedere chiunque passi da Ostia, alcuni lavori di manutenzione straordinaria, quelli finanziati dal Bando Sport e Periferie, sono in fase di conclusione, mentre gli altri – finanziati dal PNRR - realizzeranno una completa riqualificazione energetica dell’impianto e verranno completati entro il 2026. Al loro termine il Centro Olimpico sarà molto più efficiente e adeguato alle esigenze sportive e di sostenibilità ambientale che sono nel cuore di ciascuno di noi.
Ma anche dal punto di vista dell’organizzazione delle gare, della loro gestione e della logistica sono state realizzate importanti innovazioni che hanno permesso l’elevazione degli standard delle competizioni e anche una maggiore fruibilità del “gesto sportivo”. Mi riferisco sia agli ambiti materiali, con una migliore illuminazione, l’ammodernamento degli allestimenti, la risistemazione degli spazi, ma anche alle applicazioni delle nuove tecnologie come la video review, lo streaming per tutte le gare e l’ottimizzazione delle piattaforme di iscrizione e gestione delle gare, garantendo una maggiore fruibilità delle stesse, come già avviene in campo internazionale. Sono state anche adottate ulteriori implementazioni tecnologiche in sede di gara. Specificamente per il Judo, ad esempio, è stata introdotta la presenza del Supervisor, uso del doppio Care System e del gestionale Judo Manager per le varie competizioni Nazionali (A2 e A1) e territoriali. Passando alla Lotta è stato implementato il sistema Arena per una più fluida gestione delle gare Nazionali e Interregionali. Infine, nel Karate è stato introdotto l’uso dei tablet per la gestione arbitrale nelle gare di Kata e la sperimentazione dell’uso dei Joystick per quella delle gare di Kumite. Questo innalzamento dei nostri standard ha permesso in tutti i settori la realizzazione di importanti eventi sportivi internazionali: Europei Giovanili e Seniores nella Lotta a Ostia, Mondiali Giovanili di Karate e Para-karate a Jesolo, Mondiali Juniores e Kata di Judo a Olbia, oltre agli altri Tornei Internazionali che annualmente vengono organizzati sul territorio. Ciò attesta la fiducia crescente che le Federazioni Internazionali hanno delle nostre capacità ed è riverberata anche nei ruoli in seno ad esse dei nostri Dirigenti ed Atleti di alto livello.
Anche in ambito promozionale sono stati realizzati numerosi progetti - grazie anche ad alcuni finanziamenti pubblici ed europei - che hanno coinvolto un grande numero di persone, dalle Scuole con progetti mirati sia agli Alunni che agli Insegnanti, a quelli sull’Autodifesa Femminile e il rispetto di genere, alla Salute con il contrasto alla sedentarietà e all’obesità, alla Lotta al bullismo, allo Sport per tutti. Sono state realizzate importanti collaborazioni con realtà internazionali come Disney e Rainbow e anche i “diversamente giovani” sono stati coinvolti in progetti specifici come, ad esempio, le Cinture d’Argento.
La comunicazione ha avuto un’impennata verso l’esterno davvero notevole: è aumentata la visibilità dei nostri Sport sia in tv che a mezzo stampa, cartacea e digitale, anche tramite social. La Repubblica e City News sono i partner più recenti che affiancano le storiche testate sportive che da sempre hanno occhi per i nostri Sport e con i quali siamo in ottimi rapporti, come Gazzetta dello sport, Tuttosport, Corriere dello sport, Sky, Mediaset e Raisport. Sono aumentate le collaborazioni con le testate e tv locali, anche curate direttamente dai Comitati Regionali; che da diversi anni sono in grado di gestire la loro comunicazione territoriale attraverso siti web appositamente creati per ciascuno dall’Ufficio Stampa Federale che ha anche fornito specifica formazione ai Media Director regionali e a cui continua a prestare collaborazione e supporto.
Sul lato della formazione è stato fatto tanto e sono state introdotte, anche qui, importanti novità, anche su impulso del Comitato di Gestione della Scuola Nazionale. Primo fra tutti l’aggiornamento della parte pratica specifica focalizzata principalmente sui primi due livelli tecnici, grazie al lavoro sinergico svolto dai Gruppi di Lavoro Formazione Didattica assieme alle rispettive Commissioni Nazionali Insegnanti Tecnici. Sul fronte della disabilità analizzando i bisogni formativi degli Insegnanti Tecnici, sono stati attivati Corsi sulla disabilità intellettivo-relazionale svolti in collaborazione con la FISDIR che hanno riscosso grande apprezzamento da parte dei nostri Tecnici. Novità assoluta è stata rappresentata dall’organizzazione in otto Regioni di “Clinic” rivolti agli Insegnanti Tecnici sulla didattica infantile della fascia d’età 3-5 anni attraverso il progetto “Edutraining class”.
Sul fronte della formazione c’è qualcosa che era nel mio programma, ma che non sono riuscito a portare a termine. Mi riferisco in particolare al Progetto Olimpia dedicato agli ex Atleti Azzurri e al decentramento regionale dei Corsi per Allenatori. Ma tanto altro è stato fatto, a partire dalla Formazione dei Formatori Regionali, dall’Aggiornamento degli Ufficiali di Gara (una categoria che ha subito molto le problematiche post COVID), sempre nell’ottica di un’ulteriore elevazione degli standard di specializzazione. E’ importante dire, inoltre, che la nostra classe di Ufficiali di Gara – Presidenti di Giuria e Arbitri – oltre a svolgere in maniera lodevole il suo lavoro nelle competizioni nazionali, si fa apprezzare a livello europeo e mondiale per la sua preparazione, per la sua sicurezza nelle decisioni e per la sua assoluta correttezza. Durante le limitazioni imposte dal COVID abbiamo creato qualcosa di nuovo che ancora non era stato realizzato: mi riferisco ai webinar su temi specifici. Il successo di tale modalità formativa a distanza è stato tale da convincerci a continuare anche dopo la fine delle restrizioni: in totale sono stati svolti ben 16 webinar nel Quadriennio Olimpico.
Negli anni della mia Presidenza sono stati raggiunti grandi risultati e obiettivi, ma abbiamo affrontato anche grandi difficoltà e avuto perdite veramente importanti: mi riferisco, in particolare, a Lucio Caneva, Claudio Guazzaroni e Silvio Di Francia. Sono state perdite che hanno comportato dei vuoti pesanti non solo nei rispettivi settori, ma negli equilibri più grandi della Federazione. Ma come si dice “the show must go on” e, nonostante il dolore, abbiamo fatto del nostro meglio per continuare i tanti discorsi iniziati e, purtroppo, interrotti. Lo abbiamo fatto con caparbietà, certi di rispettare i loro ideali ed i loro obiettivi.
Un pensiero, in particolare, voglio rivolgerlo alla Fondazione Matteo Pellicone ed alla sua Presidente Marina Di Bussolo Pellicone per il lavoro fatto nella diffusione dello Sport e dei suoi valori. Si tratta di un lavoro prezioso che va oltre i limiti del campo di gara per estendersi a tutti i campi della vita con lo scopo di permettere a tutti i giovani di essere protagonisti nelle nostre discipline.
In conclusione tutto quello che ho fatto l’ho realizzato grazie alla coesione che ha sempre caratterizzato il clima federale. Mi riferisco al lavoro in team con il Consiglio Federale, i Consigli di Settore, ma anche agli Staff Tecnici, alle Commissioni Nazionali e allo Staff Sanitario, che supportano con grande cura tutto il percorso dei nostri Atleti e delle nostre Atlete e dei nostri Quadri Tecnici. Mi riferisco, inoltre, ai Comitati Regionali che svolgono sul territorio un prezioso ed insostituibile lavoro di promozione delle Discipline federali e, inoltre, agli Uffici Federali che lavorano dietro le quinte e che lo fanno con grande dedizione e professionalità. Mi riferisco anche alle Famiglie dei nostri Atleti e delle nostre Atlete, che sono i primi sostenitori dei nostri sport e nostri supporters e mi riferisco anche alle Società Sportive, ai Gruppi Spartivi Militari e dei Corpi dello Stato veramente preziosi per le nostre discipline e anche a tutti i volontari sportivi: un mondo grande e variegato fatto di persone innanzitutto innamorate dei nostri sport, capaci di dedicare risorse e passione che fanno la differenza. A tutti voglio rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti per aver permesso alla macchina federale di funzionare e di farlo nel migliore dei modi durante il tempo della mia Presidenza.
Ma il mio più vivo ringraziamento voglio rivolgerlo alle Atlete e agli Atleti che con la loro dedizione, la loro fatica ed i loro sogni permettono a tutti noi di vivere questa bellissima realtà che è il mondo sportivo. Sono gli Atleti e le Atlete il motore di questa grande macchina che è la Federazione, sono loro che ci permettono di vivere il Sogno Olimpico con le sue emozioni e le sue gioie. Grazie di cuore.
Ora che sono giunto al termine del mio cammino sportivo come Presidente, mi auguro che quanto ho fatto possa essere una buona base per costruire il lavoro del futuro. Auspico che chi mi succederà abbia la forza e la volontà utilizzare queste basi per costruire il futuro della FIJLKAM che, giunta alla soglia dei suoi 123 anni, potrà essere ancora più bello, ancora più grande, ancora più importante.
Grazie a tutti!
Domenico Falcone
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