Elezioni Usa - Trump contro l'Europa: "Ci rifila le sue auto e non compra le nostre Chevrolet"
Tra poche ore si chiuderanno i seggi per le elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti. Nel corso di uno dei suoi ultimi comizi, in Pennsylvania, il candidato repubblicano Donald Trump è tornato sui temi a lui cari del protezionismo economico e dell'inadeguatezza dell'attuale classe dirigente. Trump si è scagliato contro l'Europa, prendendosela in particolare con le Case costruttrici che "ci stanno fregando, ci rifilano le loro auto e non comprano le nostre". Scontata la conclusione: "Metterò fine a tutto questo". L'accusa all'Europa. "La nostra attuale leadership è estremamente incompetente", ha spiegato Trump ai suoi elettori. "Ogni Paese del mondo ci sta fregando, compresi i cosiddetti Paesi amici. Anzi, i Paesi amici per molti aspetti sono molto peggio, sicuramente per quanto riguarda il commercio". Tra i cattivi, ovviamente, c'è l'Europa: "Ci sta facendo a pezzi. La gente guarda l'Europa e dice 'che bella', ma non è vero. Quando si tratta di scambi commerciali sono dei veri d
Tra poche ore si chiuderanno i seggi per le elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti. Nel corso di uno dei suoi ultimi comizi, in Pennsylvania, il candidato repubblicano Donald Trump è tornato sui temi a lui cari del protezionismo economico e dell'inadeguatezza dell'attuale classe dirigente. Trump si è scagliato contro l'Europa, prendendosela in particolare con le Case costruttrici che "ci stanno fregando, ci rifilano le loro auto e non comprano le nostre". Scontata la conclusione: "Metterò fine a tutto questo".
L'accusa all'Europa. "La nostra attuale leadership è estremamente incompetente", ha spiegato Trump ai suoi elettori. "Ogni Paese del mondo ci sta fregando, compresi i cosiddetti Paesi amici. Anzi, i Paesi amici per molti aspetti sono molto peggio, sicuramente per quanto riguarda il commercio". Tra i cattivi, ovviamente, c'è l'Europa: "Ci sta facendo a pezzi. La gente guarda l'Europa e dice 'che bella', ma non è vero. Quando si tratta di scambi commerciali sono dei veri delinquenti. Non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti agricoli, non comprano niente. In compenso ci danno le loro Mercedes, le loro BMW, le loro Volkswagen. Milioni e milioni di auto".
Non ci sono Chevrolet in Europa. Al comizio, Trump è andato avanti: "Due o tre anni fa, ho detto ad Angela Merkel: 'Quante Chevrolet avete a Berlino?', e lei mi ha risposto 'non credo che ce ne siano'. Così le ho detto: 'Hai ragione. Pensi che sia giusto?' Ci stanno fregando, tutto il mondo ci sta fregando. E noi metteremo fine a tutto questo". E poco conta, per Trump, che sia stata la General Motors, in totale autonomia, a dire addio all'Europa, neanche una decina di anni fa.
Musk, sì alla lotteria da un milione di dollari. Nel frattempo, il ceo della Tesla, Elon Musk, continua a spendersi per la candidatura di Trump. Tra le iniziative, c'è la sua "lotteria": un'estrazione a sorte tra gli elettori degli stati in bilico (i cosiddetti "swing State") che firmano una petizione a sostegno della libertà di espressione e dei diritti sulle armi da fuoco. Un contest avviato il 19 ottobre e contro il quale si è espresso il procuratore distrettuale di Philadelphia Larry Krasner, sostenendo che i meccanismi di sorteggio fossero abbastanza oscuri. I legali di Trump hanno dichiarato che in realtà non c'è nessuna estrazione, come aveva dichiarato Musk sul palco durante un comizio, e che il vincitore (finora sono 16 i milioni di dollari già assegnati) diventerà il portavoce dell'agenda politica di Trump. Poche ore fa, il giudice della Pennsylvania Angelo Foglietta ha dichiarato legittima la "lotteria", che dunque si concluderà come previsto nel corso dell'ultimo comizio, in Michigan.
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