Emissioni 2025 - Urso: "Soddisfatti dell'ampia convergenza sulla proposta italiana"

"Siamo particolarmente soddisfatti dell'ampia convergenza di posizioni espressa dai Paesi Ue sul nostro non-paper relativo al settore automotive europeo": lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine della riunione del Consiglio Competitività a Bruxelles, dove è stato discusso il documento promosso da Italia e Repubblica Ceca (e firmato in tutto da otto Paesi, incluse Austria, Bulgaria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia): il testo, come è noto, contiene la richiesta di annullare il regime delle multe previsto a partire dall'anno prossimo per chi dovesse sforare il nuovo limite dei 94 g/km di CO2.Il sostegno del mondo produttivo. Oltre ai Paesi membri, la proposta italiana ha ottenuto anche il sostegno di Confindustria e delle sue omologhe tedesca e francese, Bdi e Medef. Anche Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria, nell'ambito dell'omonima confederazione europea, ha sottoscritto un documento di supporto alla pr

Emissioni 2025 - Urso: "Soddisfatti dell'ampia convergenza sulla proposta italiana"

"Siamo particolarmente soddisfatti dell'ampia convergenza di posizioni espressa dai Paesi Ue sul nostro non-paper relativo al settore automotive europeo": lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine della riunione del Consiglio Competitività a Bruxelles, dove è stato discusso il documento promosso da Italia e Repubblica Ceca (e firmato in tutto da otto Paesi, incluse Austria, Bulgaria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia): il testo, come è noto, contiene la richiesta di annullare il regime delle multe previsto a partire dall'anno prossimo per chi dovesse sforare il nuovo limite dei 94 g/km di CO2.

Il sostegno del mondo produttivo. Oltre ai Paesi membri, la proposta italiana ha ottenuto anche il sostegno di Confindustria e delle sue omologhe tedesca e francese, Bdi e Medef. Anche Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria, nell'ambito dell'omonima confederazione europea, ha sottoscritto un documento di supporto alla proposta italiana.

Neutralità tecnologica, incentivi, autonomia strategica. Nel dettaglio, il cosiddetto "non-paper" italiano ha l'obiettivo di "riesaminare le modalità che porteranno allo stop dei motori endotermici nel 2035". Un obiettivo che non viene messo in discussione, ma che si ritiene raggiungibile solo attraverso "una revisione tempestiva del regolamento" e l'adozione del principio di neutralità tecnologica "così come auspicato dal Report Draghi", che permetterebbe di "sostenere la competitività dell'industria europea, salvaguardando i posti di lavoro e promuovendo un approccio tecnologico diversificato". Il documento sottolinea anche la "necessità di un piano di incentivi per i consumatori europei, stabili, continuativi e duraturi nel tempo" e quella di "una vera autonomia strategica nell'approvvigionamento di materie prime ciriche indispensabili per la produzione di batterie".

Le multe potrebbero raggiungere i 15-17 miliardi di euro. Ma è chiaramente quello delle multe il fronte più caldo: gli otto Paesi firmatari sottolineano come il rallentamento nella diffusione delle automobili elettriche renda "complesso" rispettare i primi target intermedi previsti dal regolamento, come quello del 15% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2025. Una clausola, fa notare il dicastero di via Veneto, che porterebbe "a pesanti sanzioni previste per le aziende non conformi, che potrebbero tradursi in una cifra complessiva tra i 15 e i 17 miliardi di euro nel 2025".

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