Etna, escursionisti improvvisati all'assalto. Gli esperti: "Serve l'equipaggiamento"

L'Etna dà spettacolo, ma gli escursionisti che per scattare selfie tra lava e neve si improvvisano e arrivano sulla cima con sneakers o minigonne un po' di più. Al punto che il rischio incolumità per i turisti avventati che non rispettano le regole è finito al centro di un reportage del New York Times. "Migliaia di turisti nelle ultime settimane hanno preso d'assalto i pendii innevati dell'Etna, congestionando le strade e ostruendo il percorso delle squadre di soccorso", si legge sull'articolo del famoso quotidiano statunitense, che ricorda anche "gli sforzi delle autorità per tenere al sicuro e lontano dalle esplosioni" le persone che si recano sul vulcano. Fenomeno d'assalto, questo, che era stato segnalato da Salvo Cocina, il capo della protezione civile siciliana, e che a molti aveva suggerito un collegamento con quanto successo a Roccaraso, località di montagna andata in tilt per l'invasione dei visitatori.      Avvertimento, quello di Cocina, che ha dato i suoi frutti. Come

Etna, escursionisti improvvisati all'assalto. Gli esperti: "Serve l'equipaggiamento"

L'Etna dà spettacolo, ma gli escursionisti che per scattare selfie tra lava e neve si improvvisano e arrivano sulla cima con sneakers o minigonne un po' di più. Al punto che il rischio incolumità per i turisti avventati che non rispettano le regole è finito al centro di un reportage del New York Times. "Migliaia di turisti nelle ultime settimane hanno preso d'assalto i pendii innevati dell'Etna, congestionando le strade e ostruendo il percorso delle squadre di soccorso", si legge sull'articolo del famoso quotidiano statunitense, che ricorda anche "gli sforzi delle autorità per tenere al sicuro e lontano dalle esplosioni" le persone che si recano sul vulcano. Fenomeno d'assalto, questo, che era stato segnalato da Salvo Cocina, il capo della protezione civile siciliana, e che a molti aveva suggerito un collegamento con quanto successo a Roccaraso, località di montagna andata in tilt per l'invasione dei visitatori. 

 

 

Avvertimento, quello di Cocina, che ha dato i suoi frutti. Come si legge su Tgcom24, infatti, i turisti sull'Etna sono scesi nell'arco di una settimana da 2000 a 800 e si sono presentati prevalentemente accompagnati dalle guide o, quantomeno, con il giusto equipaggiamento. Non bisogna però abbassare la guardia. "La sensibilizzazione di questi giorni ha portato i suoi effetti: la maggior parte degli escursionisti si affida alle guide vulcanologiche. Ma, purtroppo, se anche fossero solo ancora una decina gli sprovveduti, questi basterebbero a rovinare tutto", ha spiegato il capo della protezione civile siciliana. "Per raggiungere il fronte lavico, infatti, occorre seguire una pista, e poi fare anche un fuori pista di 5,5 chilometri da percorrere in un'ora e mezza. Lo si fa al buio e al freddo. Si rischia solo se si sale senza essere attrezzati e senza conoscere i pericoli di un sentiero dissestato dell'Etna", ha aggiunto. 

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