Fabric: L’iconico club di Londra che ha segnato la storia della musica elettronica

Il Fabric non è soltanto un club, ma una vera e propria icona della cultura musicale londinese e mondiale. Situato a Clerkenwell, nel cuore di Londra, il locale si è distinto per la sua programmazione musicale d’avanguardia e per il suo sistema audio innovativo. Aperto nel 1999, il Fabric è diventato uno dei club più […] The post Fabric: L’iconico club di Londra che ha segnato la storia della musica elettronica first appeared on Londra Da Vivere : il più grande portale degli italiani a Londra. L'articolo Fabric: L’iconico club di Londra che ha segnato la storia della musica elettronica proviene da Londra Da Vivere : il più grande portale degli italiani a Londra.

Fabric: L’iconico club di Londra che ha segnato la storia della musica elettronica

Il Fabric non è soltanto un club, ma una vera e propria icona della cultura musicale londinese e mondiale. Situato a Clerkenwell, nel cuore di Londra, il locale si è distinto per la sua programmazione musicale d’avanguardia e per il suo sistema audio innovativo. Aperto nel 1999, il Fabric è diventato uno dei club più rinomati per gli appassionati di techno, house e drum and bass.

La sua storia è caratterizzata da grandi successi, ma anche da momenti di difficoltà, come la chiusura temporanea nel 2016 e la successiva riapertura, resa possibile grazie alla mobilitazione collettiva della scena musicale e dei cittadini londinesi.

Le origini del Fabric e la sua crescita nel panorama musicale

Il Fabric venne fondato nel 1999 da Keith Reilly e Cameron Leslie, due imprenditori con una grande passione per la musica elettronica. Il club venne costruito all’interno di un vecchio magazzino industriale, che conferì al locale un’atmosfera unica e underground.

Fin dall’inizio, il Fabric si distinse per la sua capacità di portare in scena i migliori DJ del mondo, diventando rapidamente uno dei locali di punta per gli amanti della musica elettronica. La scelta della posizione, accanto al Meat Market di Smithfield, contribuì a rafforzare l’identità del club, creando un ambiente che richiamava il tipico stile industriale londinese.

Un sound system leggendario

Uno degli elementi che ha reso il Fabric famoso in tutto il mondo è il suo sistema audio all’avanguardia. Il club installò l’innovativo sistema Bodysonic, progettato per far vibrare il pavimento e permettere ai visitatori di percepire i bassi non solo attraverso l’udito, ma anche fisicamente con il corpo.

Questo impianto garantisce un’esperienza musicale immersiva, particolarmente adatta ai generi musicali proposti dal Fabric, noti per l’utilizzo intenso delle basse frequenze. Grazie a questa tecnologia, il club è diventato uno dei punti di riferimento per gli amanti della musica elettronica e della qualità sonora.

Le iconiche serate FabricLive

Uno dei format più celebri ospitati dal Fabric è FabricLive, una serie di eventi che ha portato sul palco alcuni dei DJ più influenti del panorama mondiale. Tra i nomi più celebri che si sono esibiti al club ci sono:

  • Carl Cox, leggenda della scena techno
  • Ricardo Villalobos, noto per i suoi set minimalisti e sperimentali
  • Andy C, uno dei più grandi esponenti del drum and bass
  • Nina Kraviz, figura di spicco della techno contemporanea
  • Four Tet, icona della musica elettronica sperimentale

La serie FabricLive è diventata talmente popolare da trasformarsi in una collana discografica che raccoglie set esclusivi registrati durante le serate del club. Questi album sono considerati un autentico punto di riferimento per gli appassionati del genere.

La chiusura del 2016 e la mobilitazione per salvare il club

Nel settembre del 2016, il Fabric venne chiuso a seguito di due tragici decessi per overdose avvenuti nel locale. Le autorità locali decisero di revocare la licenza del club, scatenando una massiccia mobilitazione tra gli artisti e la comunità londinese.

La campagna #SaveFabric divenne virale, coinvolgendo personalità del calibro di Seth Troxler, Daniel Avery e Craig Richards, resident DJ storico del club. La petizione raccolse oltre 150.000 firme e permise di raccogliere fondi per sostenere la battaglia legale del club.

Nel gennaio 2017, il Fabric riuscì finalmente a riaprire, adottando misure di sicurezza ancora più rigide, che includevano controlli più severi all’ingresso e la presenza di personale specializzato per prevenire situazioni di emergenza.

Curiosità e aneddoti

  • Il Fabric è stato nominato per ben due volte “Miglior Club del Mondo” dalla rinomata rivista DJ Mag, nel 2007 e nel 2008.
  • Il club è aperto regolarmente fino all’alba, ospitando set che possono durare oltre 10 ore, rendendolo un punto di riferimento per le maratone musicali notturne.
  • Il locale si distingue per la varietà dei suoi spazi: dispone di tre sale separate, ciascuna caratterizzata da uno stile e da un sound system personalizzato.
  • Il Fabric è stato anche set cinematografico e location per shooting fotografici, confermando il suo status di icona culturale nella scena londinese.

Personaggi famosi e influenze culturali

Negli anni, il Fabric ha accolto numerose celebrità tra il pubblico e dietro la consolle. Tra i personaggi noti che hanno frequentato il club figurano:

  • Skrillex, artista che ha contribuito a diffondere la dubstep a livello globale.
  • Aphex Twin, leggenda della musica elettronica sperimentale.
  • Goldie, uno dei pionieri del drum and bass britannico.

Il club ha inoltre collaborato con numerosi festival internazionali e ha contribuito alla diffusione della cultura underground in tutto il mondo.

Il futuro del Fabric

Dopo la sua riapertura nel 2017, il Fabric ha continuato a ospitare eventi di altissimo livello, consolidando la sua reputazione come uno dei migliori club al mondo. Oggi, il locale è considerato un vero e proprio tempio della musica elettronica e una tappa imprescindibile per i visitatori di Londra.

Informazioni utili

  • Indirizzo: 77A Charterhouse St, Clerkenwell, London EC1M 6HJ
  • Orari di apertura: Venerdì, sabato e occasionalmente domenica
  • Generi musicali: Techno, House, Drum and Bass

Link utili


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Foto di copertina: By uclu photosoc – https://www.flickr.com/photos/ucluphotosoc/8435619838/, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=111963171

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