Fallito il maxi fornitore indonesiano di Inditex, H&M e Uniqlo

Sritex (PT Sri Rejeki Isman Tbk), il gigante indonesiano tessile che rifornisce i marchi gruppo Inditex, oltre che Uniqlo ed H&M, ha dichiarato il fallimento. Dopo la bancarotta dello scorso dicembre, a causa di un debito che ammontava a circa 1,6 miliardi di dollari (1,5 miliardi di euro al cambio di oggi), l’azienda produttrice di […]

Fallito il maxi fornitore indonesiano di Inditex, H&M e Uniqlo
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Sritex (PT Sri Rejeki Isman Tbk), il gigante indonesiano tessile che rifornisce i marchi gruppo Inditex, oltre che Uniqlo ed H&M, ha dichiarato il fallimento. Dopo la bancarotta dello scorso dicembre, a causa di un debito che ammontava a circa 1,6 miliardi di dollari (1,5 miliardi di euro al cambio di oggi), l’azienda produttrice di tessuti quotata in Borsa ha cessato definitivamente l’attività il primo marzo. A rischio c’è il futuro di 11mila dipendenti, che cooperavano all’interno di una delle fabbriche più proficue del Paese dal 1966 e che è persino produttore ufficiale delle uniformi per i militari della Nato.

All’origine del fallimento dell’azienda ci sarebbe un calo drastico degli ordini provenienti dai suoi principali clienti europei del fast fashion sopracitati, prima a causa della pandemia e più recentemente dalle crescenti difficoltà del Paese nel competere con i prezzi degli altri fornitori asiatici. Secondo l’ultimo bilancio riportato dall’azienda, risalente al terzo trimestre del 2023, il fatturato si attestava a 248,5 milioni di dollari, in calo del 48% rispetto al fatturato totale di 474,18 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Il turnover della società era dunque dimezzato nel giro di un solo anno.

La sentenza di fallimento del tribunale riguarda quattro filiali di Sritex situate in diverse zone di Giava centrale e migliaia di dipendenti direttamente interessati. In occasione di un incontro tra il ministro dell’Industria Agus Gumiwang Kartasasmita e il commissario principale di Sritex Iwan S. Lukminto, lunedì scorso, l’azienda ha dichiarato di aver mantenuto una capacità produttiva del 65 per cento.

Nonostante i creditori abbiano da poco respinto la richiesta di continuità aziendale, che comporta anche la liquidazione di tutti i suoi asset, secondo Nurma Sadikin, curatore fallimentare della società, Sritex sarebbe già in trattativa per cedere i propri asset ed evitare il crollo del valore dell’azienda. Questa possibilità potrebbe portare alla riassunzione dei circa 11mila dipendenti dell’azienda, come ha spiegato Sadikin in una dichiarazione alla stampa riportata da Reuters. La chiusura del colosso, però, potrebbe avere ripercussioni indirette su un numero maggiore di persone, dato il peso che l’azienda ha nel Paese.

Per questo il Presidente indonesiano Prabowo Subianto ha già incaricato diversi dei suoi ministeri di attuare possibili piani per salvare l’azienda dalla bancarotta, tra cui l’annullamento della sentenza del tribunale e ha anche fatto sapere se si assicurerà che i diritti dei lavoratori vengano rispettati, oltre che di offrir loro sostegno qualora l’opzione del definitivo licenziamento diventi ufficiale. Il ministro dell’Industria ha tenuto a sottolineare che in futuro il governo creerà anche nuove politiche per prevenire casi simili in altri settori industriali.

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