Favoriti e sorprese nella top five. Sanremo, buona la prima senza strappi

AGI - Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi, Achille Lauro. È il gruppo dei 5 prescelti dalla Giuria della sala stampa del web. Non sono state rese note, come previsto dal nuovo regolamento, le loro posizioni in questa ancora acerba graduatoria. È un festival con ritmo sostenuto, senza gaffe, senza polemiche, nello stile di Carlo Conti, il perfetto padrone di casa che sa mettere a proprio agio chiunque, dai ragazzi terribili del rap, come Fedez e Tony Effe che qui sembrano bravi scolaretti, a pezzi di storia, come Massimo Ranieri e Marcella Bella. Poco intrattenimento, pochi strappi. Molto diverso da quello dei record, quanto ad ascolti, di Amadeus e Fiorello che dell'imprevisto e della felice confusione avevano fatto il loro canovaccio vincente. L'unica sorpresa, va detto epocale perché al Festival non si era mai visto l'intervento di un Pontefice, è il videocollegamento di Papa Francesco. Il suo è un appello alla "musica come strumento di pace" contro le guerre e per

Favoriti e sorprese nella top five. Sanremo, buona la prima senza strappi

AGI - Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi, Achille Lauro. È il gruppo dei 5 prescelti dalla Giuria della sala stampa del web. Non sono state rese note, come previsto dal nuovo regolamento, le loro posizioni in questa ancora acerba graduatoria. È un festival con ritmo sostenuto, senza gaffe, senza polemiche, nello stile di Carlo Conti, il perfetto padrone di casa che sa mettere a proprio agio chiunque, dai ragazzi terribili del rap, come Fedez e Tony Effe che qui sembrano bravi scolaretti, a pezzi di storia, come Massimo Ranieri e Marcella Bella. Poco intrattenimento, pochi strappi.

Molto diverso da quello dei record, quanto ad ascolti, di Amadeus e Fiorello che dell'imprevisto e della felice confusione avevano fatto il loro canovaccio vincente. L'unica sorpresa, va detto epocale perché al Festival non si era mai visto l'intervento di un Pontefice, è il videocollegamento di Papa Francesco. Il suo è un appello alla "musica come strumento di pace" contro le guerre e per i bambini. A dargli più forza ancora è l'esibizione di Noa e Mira Awad, israeliana e palestinese che uniscono le loro voci in 'Imagine' cantata in arabo, ebraico e inglese.

Jovanotti e Gianmarco Tamberi sono gli altri due protagonisti della prima serata, condotta da Conti assieme a Gerry Scotti e Antonella Clerici, luccicante a ogni cambio d'abito. Disinvolti sul palco, forse perfino troppo. Manca il fuori programma. Il cantante si riprende la scena dopo le tribolazioni dovute a un tremendo infortunio con uno show che si accende fuori dal teatro e approda tra il pubblico dell'Ariston, impazzito e danzante sulle note del medley. "È proprio bello il festival, è come Natale, Pasqua, Capodanno" esclama Jova in completo oro, sicuramente la sorgente di energia più pura della prima serata.

L'azzurro che ha vinto tutto annuncia che la brace agonistica è ancora viva, ha voglia di riprovare a vincere alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 dopo che un problema ai reni gli aveva impedito di gareggiare al suo meglio a Parigi. "Ho vissuto mesi duri ma ho capito che nella mia vita quello che ha fatto davvero la differenza è sempre stata la volontà di riprovarci ed è quello che mi ha fatto diventare vicino a voi". 

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