Ferragamo, sprint in Borsa: Q4 debole (-6,7%) ma “segnali incoraggianti”
Si chiude con ricavi per 1,035 miliardi di euro, in calo del 10,5% a cambi correnti (-8,2% a valuta costante), il 2024 di Salvatore Ferragamo. Un risultato (ancora preliminare) che (come i primi nove mesi dell’anno) mostra un segno negativo, ma al di sopra delle aspettative e “resiliente”, commentano gli analisti di Barclays, grazie soprattutto […]
Si chiude con ricavi per 1,035 miliardi di euro, in calo del 10,5% a cambi correnti (-8,2% a valuta costante), il 2024 di Salvatore Ferragamo.
Un risultato (ancora preliminare) che (come i primi nove mesi dell’anno) mostra un segno negativo, ma al di sopra delle aspettative e “resiliente”, commentano gli analisti di Barclays, grazie soprattutto a un quarto e ultimo trimestre che ha mostrato una buona performance nel canale direct-to-consumer. Per tutta risposta, questa mattina il titolo della maison segna un rialzo di oltre sette punti percentuali in Piazza Affari.
Nonostante ciò, anche nel quarto quarter i ricavi, ammontati a 291 milioni di euro, sono calati del 6,7% a cambi correnti (-4% a valuta costante). Il trimestre precedente aveva mostrato un calo del 9,6 per cento.
“Tuttavia – commenta Marco Gobbetti, amministratore delegato e direttore generale del player – abbiamo riscontrato segnali incoraggianti nel nostro business ‘direct to consumer’ che ha riportato risultati in linea con l’anno scorso, con un buon andamento del canale primario in Europa e nelle Americhe, dove si sono registrate crescite a doppia cifra rispetto al quarto trimestre 2023″.
Proseguendo poi: “La performance in Asia Pacifico, sebbene abbia mostrato un lieve miglioramento rispetto al trimestre precedente, è rimasta debole, così come per i canali wholesale e travel retail, impattati negativamente anche da una diversa tempistica delle consegne”.
Il contesto di mercato è “complesso”, ma la società si dice “incoraggiata dalla tendenze rilevate a fine anno. Gennaio riscontra un’accelerazione della crescita del canale DTC, anche se supportata dalle diverse tempistiche legate al Capodanno cinese e da una base di confronto favorevole rispetto allo scorso anno”.
Più nello specifico delle aree geografiche, nel quarto trimestre l’Emea ha registrato un lieve calo (-0,4%) a cambi correnti, proprio grazie all’incremento del canale Dtc, attraverso sia vendite a clienti locali sia ai turisti, che ha compensato un wholesale in calo rispetto all’anno precedente. Nel corso del 2024 i ricavi dell’area sono diminuiti dell’8,9% a cambi correnti.
Il Nord America è cresciuto del 5,4% nel Q4, anch’esso attraverso il canale Dtc, che ha consolidato la propria base di clienti già esistente ampliandola anche a clienti nuovi, si legge nella nota. Nel full year, le vendite della regione sono calate del 2,6%, penalizzate ancora una volta dal canale wholesale.
Importante il calo in Asia-Pacifico, che ha accusato un -24% nel trimestre e del 19,7% nei dodici mesi. Il Giappone, invece, più performante, è calato dell’1,2% nel quarto trimestre, e del 4,3% nel full year.
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